SICUREZZA, prevenzione dei furti nelle abitazioni. Lotta dura: casa sicura! Verso una maggiore privatizzazione della sicurezza

Il furto nelle abitazioni è uno dei reati più odiosi e dagli effetti psicologici dirompenti per le vittime che li subiscono. Da qualche tempo in Italia, superata la fase di calo coincidente con le limitazioni al movimento imposte dalla pandemia, la commissione di questo tipo di reato viene registrata in aumento. Un fattore che, assieme a quello delle rapine e delle truffe agli anziani, alimenta l’ansia delle persone, questo in un quadro già turbato in linea generale da un contesto di crisi e degrado caratterizzato da un incremento delle difficoltà. A questo si aggiunga il fatto che le Istituzioni non sono in grado di garantire un adeguato livello di sicurezza a tutto e tutti, con il conseguente ricorso sempre più frequente a forme di sicurezza sussidiaria, passiva, come quella offerta sul mercato dalle imprese private di vigilanza, che in parte «suppliscono» ai vuoti lasciati aperti dagli apparati pubblici, dove non arriva lo Stato. Nel corso della presentazione del III Rapporto dell’Osservatorio sulla sicurezza della casa presentato ieri a Roma da Censis e Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, sono stati analizzati nel dettaglio tutti questi aspetti, oltre a quelli relativi al mutamento della «domanda di sicurezza» nel Paese, oggi espressa non più su un piano esclusivamente criminale, bensì multidimensionale. La registrazione audio integrale dell’evento è disponibile di seguito su insidertrend.it (A675-21OTT24)

La percezione del fenomeno è indice dell’allarme sociale che generano questo tipo di reati, infatti, il 48% delle persone richieste di un parere al riguardo nel corso dell’inchiesta di Censis e Verisure hanno affermato di temere per la possibile violazione della propria abitazione. Si tratta di una[…]