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SPAGNA, politica. Elezioni regionali in Catalogna: vincono i socialisti; ridimensionati gli indipendentisti

È certamente una vittoria del primo ministro Pedro Sánchez, che adesso ha una maggiore riserva di ossigeno per procedere nella sua politica a Madrid, seppure il risultato del voto nella ricca regione autonoma non venga ritenuto da analisti e politologi come qualcosa di meccanicamente replicabile il prossimo giugno alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di fatto, va rilevato che l’elettorato catalano parrebbe avere archiviato, almeno per il momento, l’euforia secessionista e, defatigato dalle dinamiche politico-giudiziarie che dal 2017 aveva distratto l’opinione pubblica dai problemi del quotidiano, ha ritenuto superare questa fase e affidarsi a uomini dagli indirizzi politici maggiormente propensi al dialogo e alla consensualità

Netta sconfitta dei partiti indipendentisti catalani che perdono la maggioranza nel parlamento di Barcellona; si afferma invece il Partito socialista catalano, che adesso dovrà costruire una coalizione esplorando due sostanziali ipotesi: o un’alleanza con le forze della sinistra (ritenuta al momento meno probabile) ovvero con gli indipendentisti[…]

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MEDITERRANEO, controversie e sviluppo economico. Marocco: Sánchez ribadisce il sostegno spagnolo al piano di autonomia per il Sahara occidentale

Sánchez è stato ricevuto da Re Mohammed VI nel Palazzo reale della capitale. La visita si colloca nella continuità della nuova fase delle relazioni bilaterali tra i due Paese mediterranei, che aveva preso avvio a seguito dell’incontro tra il sovrano marocchino e il primo ministro iberico nell’aprile 2022, che ha trovato conferma nell’adozione di una dichiarazione congiunta tra i due Stati. nella medesima occasione, lo stesso Sánchez ha annunciato l’investimento in Marocco di 45 miliardi di euro entro il 2050: «La Spagna è un partner chiave per il Marocco», ha egli affermato, registrando con favore lo «sviluppo positivo» degli scambi commerciali tra i due Paesi

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