Prima di morire, nella stanza d’ospedale dove aveva trascorso gli ultimi giorni di egenza prima di venire trasportato di nuovo nella sua casa nella capitale, ha intonato con voce flebile l’inno dello Stato di Israele (Hatikvà, “La speranza”) e una filastrocca modenese che gli era cara dall’infanzia.[…]
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