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AMBIENTE, conferenze internazionali e fonti fossili. Cop29 a Baku: il bicchiere è pieno per un quarto

Difficile accordo finale alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che ha avuto luogo in Azebaigian: i finanziamenti ai paesi in via di sviluppo ammonteranno a 300 miliardi all'anno fino al 2035, ma la Cina Popolare è fuori dagli obblighi. La transizione verso l'uscita dai combustibili fossili sparisce sostanzialmente dal testo e nel documento finale non si menziona l'Oil & Gas. Sull'accordo finale ha pesato la mancata presenza in Azerbaijan di diversi attori chiave, oltre alla possibile uscita dall'Accordo sul clima di Parigi degli Stati Uniti d'America, che potrebbe concretizzarsi a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione presieduta da Donald Trump alla Casa Bianca. Ad avviso di Michele Marsiglia (presidente di FederPetroli Italia) «Baku ha dimostrato che il pianeta necessità ancora del petrolio e dei suoi derivati, inoltre, questo vertice evidenzia le grandi divergenze sui temi energetici tra i partecipanti»

Un faticoso accordo che chissà in quale misura verrà concretamente applicato. Infatti, per giungere a una concordanza sul testo a Baku si è faticato molto, prendendo le mosse da una  bozza che prevedeva 250 miliardi di dollari l’anno di finanziamenti erogati dai paesi ricchi a quelli in[…]

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AMBIENTE, emissioni climalteranti. Aviazione civile: modificare il tragitto del 3% dei voli dimezzerebbe il riscaldamento climatico da scie di condensazione

Secondo lo studio analitico effettuato da Transport & Environment sarebbe sufficiente un minimo sovrapprezzo pari a due euro applicato a ogni biglietto per un volo intercontinentale a coprire la spesa e ridurre così l’impatto delle «contrail», le emissioni non CO₂ dell’aviazione che pesano di più sul clima

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