ARTE, esposizioni. Emilio Leofreddi, ovvero il nomadismo quale prerogativa per vivere il mondo e raccontarlo

In occasione del primo anniversario della scomparsa del geniale artista romano (1958-2023) la sua opera viene resa fruibile (e in questo modo celebrata) attraverso una grande mostra allestita presso il WeGil di Roma, aperta al pubblico fino al 31 agosto 2024. Essa è stata curata da Giuseppe Stagnitta (amico e stretto collaboratore dell’artista prematuramente venuto a mancare) e ha trovato realizzazione grazie alla collaborazione con l’Archivio Emilio Leofreddi e al contributo fornito da Amnesty International Italia e LazioCrea; prodotta dal Clode Art Gallery con la partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionalee Poema; la Regione Lazio ha concesso il suo patrocinio all’evento. Ieri ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione; in seguito, Giuseppe Stagnitta ha condotto i presenti lungo l’intero circuito espositivo in un viaggio nella proteiforme sensibilità e creatività di Leofreddi: attraverso l’impatto delle immagini c’è la vita, la morte e le impressioni, tutto «tradotto» in materia; insidertrend.it era presente con i suoi microfoni a entrambe le fasi dell’evento e, mediante le registrazioni audio in calce al seguente articolo di stampa, è in grado di porre lettori e appassionati d’arte di associare quella che è stata una lettura, se si vuole, collettiva quanto estemporanea dell’opera dell’artista (A643A e A643B)

Il progetto, sviluppato dall’Assessorato regionale alla Cultura, vede l’esposizione di oltre centocinquanta opere (tra tele, disegni, installazioni, video, appunti e fotografie) che raccontano attraverso un percorso tematico e informale l’opera e la vita dell’artista, a partire dagli anni Novanta fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2023. In[…]