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SICUREZZA, cybercrime. Accessi abusivi alle banche dati: la responsabilità per la mancata prevenzione

Pubbliche amministrazioni e società private amministrano o raccolgono nelle loro banche dati una mole straordinaria e crescente di informazioni a elevatissima sensibilità e criticità. Informazioni riguardanti gli aspetti più delicati della vita dei cittadini e delle imprese: dati sanitari, giudiziari, economico-finanziari, bancari e creditizi, dati di polizia inerenti alla vita personale, dati amministrativi per l’accesso ai servizi e alle erogazioni pubbliche. Mentre nel tempo è cresciuta e sta crescendo la capacità di difesa (tecnica e comportamentale) dagli attacchi esterni al perimetro dell’organizzazione, non è altrettanto vero rispetto al rischio di compromissioni e dispersioni informative originanti dall’interno, da un dipendente o da un collaboratore che abbia privilegi di accesso e li devii per attività illegittime e anche illecite. A fronte di dichiarazioni secondo cui gli accessi sarebbero controllati, è ormai evidente come ciò non sia vero: le misure di controllo ci sono, ma in concreto non vengono messe in atto, raramente, infatti, i procedimenti nascono da segnalazioni interne

a cura del presidente dell’Osservatorio Cybersecurity di Eurispes, professore e avvocato Roberto De Vita, pubblicato da “Devita Law” il 5 novembre 2024, https://www.devita.law/accessi-abusivi-responsabilita-prevenzione/ – Pubbliche amministrazioni e società private amministrano o raccolgono nelle loro banche dati una mole straordinaria e crescente di informazioni a elevatissima sensibilità e[…]

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