SOCIETÀ, dispersione scolastica e povertà educativa. Un freno al fenomeno viene posto dall’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio sostenuta da Roma Capitale

Si tratta di un problema che affligge principalmente le periferie, sia quelle geografiche che quelle esistenziali: in Italia numerosi giovani abbandonano gli studi, soprattutto nel Sud e nelle Isole. Tra questi numerosi sono i ragazzi immigrati, ma non certamente pochi gli italiani, buona parte dei quali divengono «nit», cioè giovani che non studiano e non cercano lavoro. Tuttavia, attraverso il programma “W la scuola!” si cerca di porre rimedio, almeno in parte, a questa disastrosa realtà. Le esperienze e le buone pratiche per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa sono state illustrate nel pomeriggio di ieri presso l’Aula Giulio Cesare in Campidoglio, evento nel corso del quale, mediante le loro testimonianze, amministratori pubblici, politici, volontari, dirigenti scolastici, insegnanti, mediatori interculturali hanno reso un quadro lucido e spietato della situazione, che è però al contempo incoraggiante qualora si valutino nella loro concreta efficacia i risultati delle attività poste in essere (registrazione audio insidertrend.it A649). Illustrati i fattori alla base degli abbandoni e le cifre del fenomeno, senza però dimenticare che dietro le fredde statistiche vi sono i volti e le storie delle persone, con le loro differenti e difficoltose vicende

Una lucida analisi delle cause che spingono alcuni giovani a non andare a scuola (o che nei fatti glielo impediscono) e la concreta predisposizione di programmi e strumenti per contrastare il pernicioso fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa, di questo si è parlato nel pomeriggio[…]