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DIFESA, servizio militare di leva. È polemica sulla reintroduzione della coscrizione obbligatoria

Non si attenua la polemica sulla proposta di reintroduzione del servizio militare obbligatorio per i giovani della quale si fa latore il ministro leghista Matteo Salvini, polemica alimentata da diverse contrastanti dichiarazioni rese da esponenti politici della maggioranza, che vede chiamato direttamente in causa il ministro della Difesa Guido Crosetto. Un tema sul quale in molti si attendevano una ripresa della discussione nel giorno conclusivo della XCV Adunata nazionale degli Alpini a Vicenza. Tema che, a causa del divampare di conflitti in (e a immediato ridosso) dell’Europa, è divenuto oltremodo divisivo. Riguardo all’argomento insidertrend.it è in grado di proporre un documento inedito, l’intervista con il ministro della Difesa Antonio Martino registrata all’inizio del 2002 nel corso del suo volo di ritorno da Kabul a seguito di una visita effettuata presso il contingente militare italiano (ISAF) in Afghanistan; egli, stimolato riguardo all’elemento di discussione di allora (l’ipotesi della istituzione di una «legione straniera italiana»), parlando al microfono di Gianluca Scagnetti ebbe modo di esplicare i propri convincimenti su quelli che erano (e in buona parte permangono ancora oggi) i termini della questione (registrazione audio A637)

Si riaccende dunque il confronto politico, in particolare all’interno dell’attuale maggioranza di governo, sull’ipotesi di introduzione di una leva obbligatoria universale della durata di sei mesi per ragazzi e ragazze, una sostanziale reintroduzione in Italia del servizio militare obbligatorio, allo stato attuale sospeso (ma non abolito) da[…]

Difesa

ANALISI, storia e politologia. Gli echi del fascismo nel Brasile di Getúlio Vargas

Quale grado di influenza esercitò il fascismo su vicende politiche a esso coeve e affini, che ebbero tuttavia luogo in paesi diversi e distanti dall’Italia? Fino a che punto sono paragonabili quei regimi dittatoriali europei di cultura latina, come appunto l’Italia, ma anche la Spagna e il Portogallo, con esperienze come quella maturata, seppure in diversa misura e in diverse fasi storiche, dal Brasile nel periodo intercorrente tra il 1930 e il 1954? Getúlio Dornelles Vargas fu soltanto uno dei tanti populisti affacciatisi sulla scena sudamericana negli anni Trenta, oppure, oltre a ispirare la propria azione politica al nazionalismo e all’anticomunismo, perseguì concretamente delle riforme sociali sostenendo i diritti dei lavoratori? Si tratta di quesiti di rilievo fondamentale, poiché comprendere la reale essenza di quella esperienza brasiliana torna utile anche alla comprensione dei fenomeni in atto al giorno oggi. A essi ha fornito una risposta il professor Fabio Gentile, docente presso l’Università Federale del Ceará di Fortaleza, autore di un saggio sull’argomento. Il volume è stato presentato l’8 maggio 2024 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, evento che è stato occasione di un approfondimento ulteriore dell’argomento (registrazione audio insidertrend.it A635)

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