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BURKINA FASO, intelligence. Liberati i funzionari francesi accusati di spionaggio

I quattro cittadini d’oltralpe erano stati arrestati nella capitale burkinabé nel dicembre del 2023 con l’accusa di essere agenti della Direzione generale della sicurezza esterna (DGSE). Fonti diplomatiche parigini avevano poi chiarito che si trattava di funzionari in possesso di passaporti e visti diplomatici, negando decisamente le accuse a essi mosse e motivando la loro presenza nel Paese africano in quanto «impegnati nello svolgimento di una missione di manutenzione di apparecchiature informatiche»

20 dicembre 2024 – Liberati i quattro funzionari francesi che erano stati accusati di spionaggio dalle autorità di Ouagadougou e detenuti in Burkina Faso da un anno. Il rilascio è avvenuto grazie alla mediazione del Regno del Marocco. L’annuncio risale allo scorso giovedì, quando Parigi e Rabat[…]

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LIBANO, le molte facce della guerra. Operazioni psicologiche e loro controindicazioni

È davvero difficile credere che un’organizzazione a tal punto concentrata sulla sicurezza interna ed esterna come Hezbollah abbia potuto commettere l’errore di rivelare dei particolari poi risultati fondamentali al suo nemico ai fini dell’annientamento di una sofisticata struttura logistica e di lancio sotterranea. Invece parrebbe sia andata proprio così. Forse la propaganda ha tratto in inganno, dipingendo le unità della componente militare del movimento sciita libanese come impenetrabili fino ai minimi livelli in virtù di un accurato regime di disciplina e controlli dei propri combattenti. È possibile che nel tempo vi sia stato un degrado sul piano del controspionaggio e della comunicazione esterna, poiché nell’ultima guerra contro le Forze di Difesa di Israele (IDF) lo sforzo propagandistico dell’efficiente apparato del Partito di Dio ha giocato un brutto scherzo. Le immagini del filmato che viene proposto sono eloquenti e, al pari dei conflitti che hanno avuto luogo nel passato, risulta evidente la volontà di annichilire sul piano psicologico il nemico agendo sulla sua opinione pubblica. Un’arma che si è poi rivelata a doppio taglio

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