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IMMOBILIARE, affitti brevi. Milano: soltanto l’1,6% degli alloggi esistenti vengono proposti online come casa-vacanza

L’Associazione italiana gestori affitti brevi (AIGAB) rigurdo al 2023 stima per la città prenotazioni pari a 350 milioni di euro, dei quali 171milioni (il 52%) andranno ai singoli proprietari degli immobili e il 19,5%, grazie anche al lavoro dei property manager professionali, direttamente nelle casse dello Stato (17 milioni al Comune come imposta di soggiorno, 39 milioni in cedolare secca, 14,6 milioni in Iva su commissioni alle OTA)

a cura dell’Associazione italiana gestori affitti brevi (AIGAB) – Recentemente, airDNA, portale di statistiche e misurazioni degli alloggi promossi digitalmente da Airbnb, registra circa 12.664.000 case online su Milano Città metropolitana.  Il portale Immobiliare.it parla di 97.000 alloggi sfitti a Milano e di 785.000 alloggi totali presenti[…]

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IMMOBILIARE, affitti brevi. Nuovo regolamento europeo: il Senato raccoglie il parere di AIGAB (property manager)

In Commissione a Palazzo Madama è stato richiesto il riconoscimento della figura professionale del “property manager”, poiché ad avviso di Marco Celani (presidente dell’associazione di categoria) «essi sono i migliori alleati delle Istituzioni». Questi ha inoltre evidenziato come il regolamento europeo vada emendato nella sua parte che non contempli questi operatori del settore, cui viene affidato il compito di promuovere online le unità immobiliari per conto dei proprietari, dunque «fondamentali nella raccolta dei dati, anche ai fini della misurazione del complesso fenomeno, utile a valutarne gli impatti sulle comunità locali»

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