TURCHIA, Kurdistan. Ocalan (Pkk): «Se condizioni giuste, basta conflitto»

a cura di Shorsh Surme, https://www.panoramakurdo.it/2024/10/24/turchia-ocalan-se-condizioni-giuste-basta-conflitto/ – La famiglia di Abdullah Ocalan, leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), lo ha incontrato di persona mercoledì nella prigione turca di Imrali, per la prima volta in dopo quattro anni. Il nipote di Ocalan, parlamentare curdo del Partito per l’uguaglianza e la democrazia popolare (Dem), Omer Ocalan, ha dichiarato a varie testate giornalistiche che «la famiglia vuole che le visite di routine, che sono un diritto legale, continuino indipendentemente dalle circostanze». Il fratello maggiore di Abdullah Ocalan, Mehmet Ocalan, ha avuto una breve telefonata con lui l’ultima volta nel marzo 2021, in seguito numerose richieste degli avvocati e dei familiari di incontrarlo sono state respinte. Il leader del Pkk ha riferito di essere in buona salute e di aver inviato saluti a tutti.

«Se le condizioni sono giuste ho il potere teorico e pratico di far passare questo processo dal terreno del conflitto e della violenza al terreno del diritto e della politica», ha egli dichiarato dopo che le autorità di Ankara avevano accusato il Pkk di essere responsabile dell’attacco terroristico perpetrato ieri alla Tusas, l’industria aerospaziale turca. Il partito Dem viene puntualmente accusato di essere il braccio politico del Pkk, organizzazione che inizialmente chiedeva l’istituzione di un Kurdistan indipendente e che ora si limita a chiedere l’autonomia. Il gruppo è designato come organizzazione terroristica dalla Turchia e dagli alleati occidentali di questa, all’inizio di quest’anno anche il governo iracheno lo ha dichiarato un’organizzazione illegale.

Il leader del Movimento Nazionalista (Mhp), Devlet Bahceli, ha proposto di consentire a Oclalan di rivolgersi al parlamento turco per fargli dichiarare lo scioglimento del gruppo armato curdo. «Se l’isolamento del leader terrorista verrà revocato lasciatelo venire a parlare alla riunione del gruppo del partito Dem nella Grande assemblea nazionale turca. Lasciatelo proclamare che il terrorismo è stato completamente sradicato e che l’organizzazione è stata sciolta», ha dichiarato Bahceli nel corso di un suo intervento al parlamento. Bahceli, il cui partito ultranazionalista è un alleato del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) del presidente Recep Tayyip Erdoğan, ha poi aggiunto che Ocalan dovrebbe beneficiare della legge sul Diritto alla speranza. Per anni il leader dell’Mhp è stato un ostinato oppositore dei partiti filo-curdi, incluso il Dem, in ragione della loro presunta affiliazione al Pkk.

A seguire il leader del maggiore partito di opposizione turco, Ozgur Ozel, ha espresso sostegno a Bahceli e «a qualsiasi sforzo per porre fine al terrorismo», poiché «se non moriranno più soldati, se non verrà versato più sangue, se le lacrime delle madri non scorreranno più e se le armi non saranno più puntate contro i militari, allora ogni parola detta per raggiungere questo obiettivo sarà per noi preziosa». Nel 2013 il governo a guida Akp ha avviato colloqui di pace con il Pkk attraverso un’apertura senza precedenti ai curdi. I politici curdi hanno potuto parlare liberamente dei loro diritti, un argomento che in precedenza era tabù. I colloqui di pace, mediati dal predecessore del partito Dem, il Partito Democratico dei Popoli (Hdp), sono tuttavia falliti nel 2015 e sono stati seguiti da intensi combattimenti urbani nelle aree curde dell’Anatolia sudoccidentale.

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