MEDIO ORIENTE, striscia di Gaza. Crisi umanitaria, Unrwa sospende operazioni umanitarie: «Consegne di cibo gravemente ostacolate»

L’Unrwa (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East), agenzia delle Nazioni Unite (Onu) per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, si è vista costretta a sospendere le proprie operazioni di assistenza umanitaria nella striscia di Gaza a causa delle restrizioni imposte dalle autorità militari israeliane, dai combattimenti in corso e dalla rete viaria del Territorio palestinese gravemente danneggiata, tutti ostacoli frapposti al lavoro delle agenzia. Un nuovo ordine di evacuazione israeliano diramato per la zona di Deir al-Balah, al centro della Striscia, ha costretto l’Onu a bloccare le operazioni. Tuttavia, la stessa agenzia internazionale ha assicurato che è nelle sue intenzioni riprendere le attività di assistenza alla popolazione il prima possibile. Per quanto concerne la crisi alimentare a Gaza, già lo scorso mese di giugno era stato lanciato un allarme relativo  all’elevato rischio di carestia, ma nelle ultime settimane la situazione si è notevolmente aggravata e l’Unrwa ha reso noto di essere stata nelle condizioni di poter consegnare soltanto la metà dei generi alimentari necessari per soddisfare il fabbisogno minimo delle 2,3 milioni di persone che vivono nella Striscia, secondo il World Food Programme soltanto la metà delle 24.000 tonnellate previste. Sempre il Wfp ha reso noto come le operazioni siano state gravemente ostacolate dall’intensificazione del conflitto, dal numero limitato di valichi di frontiera aperti al transito e dalle strade danneggiate. Queste ultime risultano disseminate di crateri e detriti, dunque di difficile percorrenza e, si prevede, che con le piogge invernali diverranno inutilizzabili.

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