LIBANO, attacco israeliano. Assieme al vertice di Hezbollah probabilmente colpiti anche alti ufficiali iraniani

Abbas Nilforushan, vicecomandante operativo del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione della Repubblica Islamica (IRGC), alto ufficiale delle organizzazioni di sicurezza direttamente coinvolto nella repressione delle proteste in Iran, nel corso delle quali svolse un ruolo fondamentale nell’arresto dei leader e dei militanti che si opponevano alla teocrazia al potere, recentemente ha operato in Libano nelle vesti di elemento apicale dell’IRGC in quel paese. Con ogni probabilità è stato ucciso a Beirut assieme ad altri ufficiali iraniani all’interno del bunker dove aveva cercato di trovare rifugio Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah. In precedenza, nel corso della seconda guerra del Libano, nel 2006, il generale Qassem Soleimani rimase per trentaquattro giorni nel bunker di Nasrallah combattendo contro Israele. In un’ampia intervista resa alla stampa sei mesi prima della sua eliminazione a Baghdad per mano degli americani, riferì che nel corso di un bombardamento effettuato dagli israeliani era scampato miracolosamente alla morte.

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