INDUSTRIA, siderurgia. Crisi: Thyssenkrupp avvia i licenziamenti unilaterali di 550 lavoratori; per i sindacati «è un atto irresponsabile»

Ad avviso di Dario Antonini, sindacalista della Uilm, «le condizioni dei 1.300 lavoratori della Berco sono drammatiche ed è urgente un confronto in sede ministeriale. Vogliamo discutere del futuro degli stabilimenti di Copparo, presso Ferrara, e Castelfranco, nel Trevigiano, in una sede istituzionale con un’azienda che apre unilateralmente la procedura di licenziamento collettivo per 550 persone: altro che la tanto dichiarata responsabilità sociale dichiarata dalla multinazionale tedesca». Nei giorni scorsi – si afferma in un comunicato diffuso dalla Uilm nella giornata di ieri – l’azienda aveva annunciato la volontà di ridurre il personale e azzerare la decennale contrattazione di secondo livello ai lavoratori. Questo ha ingenerato preoccupazione nei lavoratori e dei sindacati Fim, Fiom Uilm, sia nazionali che territoriali, per la messa in discussione degli stabilimenti, al punto da indurli a chiedere un confronto al Ministero. «Oggi è arrivata l’azione unilaterale e muscolare dell’azienda – prosegue il comunicato -, con l’avvio della procedura di licenziamento e la disdetta di tutta la contrattazione. In queste ore i lavoratori hanno deciso di riunirsi in assemblea per elaborare le risposte di lotta e di sciopero più efficaci all’intollerabile arroganza aziendale. La risposta dei lavoratori sarà efficace e dura. Il management si sta assumendo delle responsabilità senza appello in merito alla vertenza. Fim, Fiom e Uilm non accettano il modo né il merito delle richieste aziendali. Il futuro dei lavoratori e degli stabilimenti va garantito. Confidiamo in una rapida convocazione da parte del Ministero delle Imprese e del made in Italy affinché si possa pervenire a una soluzione di questa grave situazione».

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