IMPRESE, Benetton. Anche i sindacati bocciano la proposta padronale sulla solidarietà al 40%, poiché ritenuta «troppo penalizzante»

Il vertice aziendale trevigiano aveva proposto dei contratti di solidarietà al 40%, incontrando però la ferma opposizione dei sindacati. Oggetto degli effetti della trattativa sarebbero 375 dipendenti del Gruppo, definiti «lavoratori a tempo pieno equivalenti», cioè gli esuberi individuati dal piano, interessati inoltre gli ammortizzatori sociali di un migliaio di lavoratori dipendenti. Ad avviso delle parti sociali l’accordo, che in questi termini verrebbe raggiunto su una base semestrale eventualmente prorogabile, rappresenta una soluzione eccessivamente penalizzante. Il 15 luglio avrà luogo un ennesimo confronto tra management e sindacati, con questi ultimi che nel frattempo hanno chiesto un allargamento delle maglie del piano, da loro ritenute troppo stringenti. Il giorno successivo prenderanno avvio le assemblee dei lavoratori, convocate al fine di decidere riguardo alle proposte aziendali. Permane aperta la spinosa questione dei punti vendita del Gruppo che il management ha deciso di chiudere, con le conseguenze sul piano occupazionale del personale ivi impiegato. Al momento si fa ricorso a forme di smart working.

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