Roma, 17 maggio 2024 – La sala Codeway Plenary di Fiera Roma ha ospitato questa mattina un incontro cruciale sul tema “Innovazione e Collaborazione nella Sanità d’Emergenza”. L’evento si è concentrato sull’importanza di un approccio innovativo e collaborativo alla sanità d’emergenza, un settore sempre più rilevante nell’attuale panorama globale della salute pubblica. L’appuntamento fa parte dell’agenda di incontri di Codeway Expo, la Fiera della Cooperazione allo Sviluppo, organizzata da Fiera Roma e Internationalia. La manifestazione, dal 15 maggio a oggi a Fiera Roma, è realizzata con il supporto di Camera di Commercio di Roma e Regione Lazio, ha il patrocinio di Maeci, Aics e Cnr ed è organizzata in collaborazione con Unops, Ice7Ita ed Een.
L’epidemia di Covid-19 ha messo in luce l’urgente necessità di rafforzare i sistemi sanitari globali attraverso l’innovazione tecnologica e la cooperazione multidisciplinare. Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, la telemedicina e i big data, sono ormai strumenti fondamentali per prevenire e gestire le crisi sanitarie. L’evento di oggi ha messo a fuoco come queste tecnologie possano essere integrate efficacemente con modelli di collaborazione tra il settore pubblico, il privato e la società civile.
La sessione, moderata da Gianfranco Belgrano di Internationalia, ha visto la partecipazione di esperti di spicco nel campo della sanità d’emergenza. Tra loro Lorenzo Massucchielli, responsabile U.O. Emergenze Internazionali della Croce rossa italiana, che ha condiviso esperienze e lezioni apprese in vari contesti di crisi. «La gestione delle emergenze internazionali – ha commentato – richiede oggi un forte coordinamento e una significativa condivisione di dati e informazioni. Non è più un’azione che può essere svolta isolatamente da una singola struttura, ma un intervento continuativo che necessita di intensa preparazione e ampia prontezza operativa. Le emergenze in Mozambico e in Ucraina, così come la pandemia da Covid-19, hanno dimostrato chiaramente l’importanza di un approccio multi-rischio e multi-hazard, in cui tutti i settori devono essere considerati. In questo contesto, le strutture governative e internazionali giocano un ruolo essenziale per garantire un’azione coordinata e adeguata così da innescare dei processi di Early Warning ed Early Action essenziali».
Ha sottolineato quanto sia fondamentale l’accesso ai servizi sanitari nella risposta alle crisi Riccardo Clerici, responsabile per le relazioni esterne dell’Unhcr in Italia «La salute è un diritto umano fondamentale per tutti, compresi i rifugiati; nel solo 2023 l’Unhcr ha risposto a 45 epidemie e ha supportato oltre 14,5 milioni di consultazioni mediche – ha affermato -, considerando che il 78% delle persone rifugiate vive in condizioni di sfollamento protratto, l’accesso ai servizi sanitari è di primaria importanza nella risposta alle crisi”. Illustrando i partenariati tra l’Unhcr e importanti realtà della società civile, come il Cuamm, e del settore privato, Clerici ha sottolineato “l’importanza dell’integrazione dei rifugiati nei paesi che li accolgono, quale fattore di coesione sociale e di stabilizzazione delle popolazioni in fuga, in considerazione della dimensione integrata della salute umana».
Ha sottolineato l’importanza del ruolo di privati e fondazioni nella cooperazione Giovanni Torelli di Medici con l’Africa Cuamm. «Oggi – ha sottolineato – privati e fondazioni svolgono un ruolo davvero partecipativo nella cooperazione, non si tratta di semplici finanziatori. Dal coinvolgimento nella ricerca fino alla fase di progettazione degli interventi, dai programmi a lungo termine come ‘Prima le mamme e i bambini’ alla risposta alle emergenze, sono partner chiave con cui lavoriamo costantemente, mossi dal comune obiettivo di garantire l’accesso a cure mediche di qualità, adottando un approccio sostenibile nel tempo per il rafforzamento dei sistemi sanitari».
Ha illustrato una tecnologia innovativa per migliorare la risposta alle emergenze sanitarie Carlo Valesi, direttore tecnico di NaClo by Medivac Srl. «La pandemia del 2020 – ha sottolineato – ci ha ricordato che l’igiene e la disinfezione sono elementi fondamentali per prevenire la diffusione delle malattie contagiose, in qualsiasi contesto esse si possano manifestare. A maggior ragione, questi principi diventano irrinunciabili nei Paesi a basso e medio reddito per consentire un corretto sviluppo della sanità pubblica di base e ancora di più in caso di emergenze sanitarie. Alla luce di queste considerazioni, Medivac ha pensato di introdurre sul mercato NaCLO30, un sistema plug&play per la produzione, secondo necessità e in qualsiasi condizione, di ipoclorito di sodio elettrolitico, uno dei disinfettanti più noti e utilizzati worldwide».
L’incontro è stato un’opportunità importante per professionisti del settore, decisori politici e altri stake holder chiave per condividere le loro esperienze, discutere le sfide attuali e future e delineare strategie per costruire sistemi sanitari più robusti ed efficaci. L’obiettivo è lavorare insieme per migliorare la resilienza globale di fronte a emergenze sanitarie, garantendo una risposta rapida ed efficace a beneficio di tutte le comunità.