CIAD, catastrofi naturali. Inondazioni: centinaia di morti e gravi danni nel Paese; si acutizza il rischio carestia

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), le piogge torrenziali che hanno flagellato il Ciad dall’inizio di questa estate hanno causato la morte di 341 persone e gravissimi danni nell’intero paese. Un milione e mezzo sono le persone colpite dall’evento disastroso. Ai primi di settembre tutte e 23 le province del Paese subshariano risultavano direttamente interessate dal fenomeno, che negli ultimi anni si ripete con sempre maggiore frequenza. 164.079 case sono state distrutte, mentre sono andati perduti 259.000 ettari di terreni agricoli e 66.700 capi di bestiame stati evacuati dalle zone colpite. I rifugiati nella regione ciadiana orientale si trovano particolarmente esposti all’evento catastrofico, si tratta di 40.000 persone colpite, secondo i dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). In risposta alla crisi umanitaria, lunedì scorso l’Onu ha annunciato lo stanziamento di 8 milioni di dollari in aiuti umanitari al Ciad, che verranno erogati allo scopo di consentire la gestione della fase emergenziale. Ma le inondazioni continuano a intensificarsi , con un impatto oltremodo negativo sull’agricoltura, poiché aggravano la già critica situazione di insicurezza alimentare, rendendo incombente lo spettro di un’acuta carestia nell’attuale stagione di magra.

Condividi: