A255 – CORONAVIRUS, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI: MATERIALI NON A NORMA O PRODOTTI ILLEGALMENTE. Come era prevedibile nel Paese proseguono quotidianamente i sequestri di dispositivi di protezione individuale (Dpi) che non potrebbero venire commercializzati. Da una recente operazione condotta dalla Guardia di Finanza, insidertrend.it ha affrontato l’argomento in una intervista con il capitano LEONARDO CUNEO, comandante della Compagnia delle Fiamme gialle di Pomezia.
Dove risiede la pericolosità di materiali prodotti spesso all’estero (principalmente in Asia) e poi importati in Italia in violazione delle norme di sicurezza vigenti da soggetti privi di scrupoli?
La pandemia da Covid-19, soprattutto nella fase della sua acuzie dei contagi, ha imposto una rapida azione di reperimento di Dpi all’estero allo scopo di fare fronte alle impellenti necessità sia degli operatori medico-sanitari e della Sicurezza, che della popolazione stessa.
Le Forze dell’Ordine, in sinergia con INAIL, Ministero della salute e Istituto Superiore della Sanità, sono impegnate nel controllo di detti materiali e, non infrequentemente, gli sviluppi di tali attività condotte sul territorio conducono alla scoperta di manufatti e disinfettanti non in regola o immessi illecitamente sul mercato spacciati ai consumatori per disinfettanti o mascherine certificate, con il conseguente sequestro dei prodotti e la denuncia dei responsabili.