L’OPINIONE, crisi e società. «Poltrone girevoli» all’italiana in tempi di coronavirus

Pizza, spaghetti e tarantella, gente che scappa al mare (15.000 imbecilli a Pasqua), commissioni, task-force strategiche, poltrone e poltroncine a profusione. Sottovalutiamo la grande figuraccia che stiamo facendo all’estero

di Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia; articolo pubblicato da “L’Indro” il 17 aprile 2020 – In questi giorni, forse con maggiore frequenza rispetto alle normali giornate e, in periodo pre-quarantena da coronavirus, mi relaziono con clienti, amici, parenti e conoscenti all’estero, specialmente negli Stati Uniti.

La comica novella che gira sull’Italia è quella di un paese «pizza, spaghetti e tarantella».
Tempo fa, quando risiedevo a Miami, e precisamente in quel paradiso terrestre di South Beach, ricordo che gli italiani erano etichettati come «pizza, spaghetti e mafia», almeno oggi quell’ultimo dispregiativo termine l’abbiamo sostituito con «tarantella», quindi siamo stati bravi… ridiamoci su.

Ma cosa porta gli americani e tanti altri, purtroppo anche in Paesi del Medio Oriente, a etichettarci con ridicoli appellativi che, anche se vogliono rappresentare una cultura della bellezza dell’Italia, oggi sono pura ed evidente espressione del ridicolo del nostro Paese?

Dovete considerare che in questa settimana post-pasquale la telefonata con un amico o un cliente d’oltreoceano è stata la seguente:

«Come va? Bene grazie, ma in Italia riuscite a essere famosi sempre: abbiamo visto le foto della gente che scappa al mare. Vergognoso! Per non parlare delle varie commissioni, task force strategiche, poltrone e poltroncine che il Governo italiano sta assegnando in questo Covid Affair… siete pazzeschi!»

A queste parole, argomenti in grado di smentire le foto che hanno fatto il giro del mondo dei vacanzieri pasquali alla periferia di Roma non sono disponibili, tanto meno per negare il fatto che continuano a nascere squadre, comitati, commissioni, equipe e quant’altro in un paese che, già alle prese con un difficile rinnovo delle nomine dei vertici e dei consigli di amministrazione delle aziende a partecipazione statale, si mette anche a nominare manager già occupati, in altre pseudo consulenze e affiancamenti di sub-strutture di Stato. In parole povere: una barzelletta.

Un amico che risiede in Florida mi ha riferito di aver trascorso la Pasqua con la propria famiglia presso dei suoi conoscenti festeggiando con barbecue in giardino. Gli ho posto la domanda sul perché non fosse stato fermato dalle autorità di polizia e lui mi ha risposto che c’è lockdown dalle undici di sera alle cinque di mattina, i negozi sono chiusi a parte le attività necessarie, gente in giro ce n’è poca, però non esiste un divieto di uscita.

L’amico americano mi ha poi detto: «L’America fa affidamento sul senso civico della popolazione: non ti dico non andare o ti faccio la multa, ti dico fai attenzione e, visto che ce di mezzo la salute di tutti, mi affido alla tua educazione di comportamento».

In America non sarà tutto oro quello che luccica, i problemi e le sommosse ci sono e, anche i morti, ma per adesso è così.

Basti pensare che i verbali fatti a Pasqua agli imbecilli italiani in uscita per svago sono stati circa 15.000, mentre la Florida ha casi accertati di contagi per Covid-19 pari a 20.000 persone, se mettiamo dunque a confronto le cifre, la “medaglia di imbecilli” è meritatamente conquistata.

Sempre quelli amici, parenti o clienti esteri chiedono poi: «Ma è possibile che anche per comprare la carta igienica vi serve una commissione da istituire?».

Risposta classica: «È l’Italia, si sa, le cose vanno così!».

Però, l’importante è che in Parlamento tutti abbiano la mascherina di protezione con la bandiera italiana e tutti propagandino l’hashtag #celafaremo #andratuttobene. Meglio di così si muore.

Abbiamo l’abilità di trasformare un terremoto, un disastro, un’alluvione e, da ultima, una pandemia, in occasioni e nuove poltrone: siamo davvero degli strateghi.

Certo, il tono di chi scrive è polemico, ma considerate che il sottoscritto, sia a livello personale che per il ruolo svolto alla rappresentanza di un’organizzazione petrolifera come FederPetroli Italia, è stato sempre apostrofato ed etichettato come vicino alla “Casta”, oppure “pro Casta”, “colluso con i politici”, con i “poteri forti” e tante altre definizioni da libri complottisti degni dei migliori best-seller di Dan Brown.

È vero, li ho sempre difesi e ho sempre detto che bisognava vedere da che parte stare, parole degne di quei democristiani di un tempo ormai morti o anacronistici.

Quindi, perché così polemico?

Perché anche la vergogna ha un limite e in particolar modo la dignità delle persone ha un valore che non ha limite.

Adesso basta. Ma davvero si sta pensando che per costruire un ospedale da campo ci sia bisogno di un luminare esterno? O per gestire del materiale sanitario ci voglia una nuova squadra di esperti?

Volete dirmi che l’Italia non occupa già, o non ha persone ed esperti già operativi nei posti giusti, Istituzioni e ambienti delegati a tutto questo?

Abbiamo bisogno di nominare altre e tante altre persone, esperti su esperti, capi su capi e commissioni su commissioni che alla fine dovranno essere controllati da altre commissioni?Mi è difficile credere il contrario.

Certo, se al posto di un direttore di un distretto sanitario viene posto un avvocato che non capisce nulla di medicina, mentre a capo di una divisione energetica ci si mette un medico che ormai fa il politico, rischiamo di fare un cheesecake (dolce tipico americano) con fragole e aggiunta di panna. Allora sì che le persone giuste se ne vanno via.

La classica fuga di cervelli, nel senso che ad alcune persone il cervello ha preso la fuga… è questo che voglio dire.

Ma voglio anche dire stop! E non sto scherzando.

Attenzione, stiamo sottovalutando la grande figuraccia che stiamo facendo all’estero.

Più volte mi sono espresso criticamente riguardo ad alcune decisioni e liberi proclami dell’Amministrazione Trump, ma c’è anche da dire che negli Usa oltre a esserci migliaia di luminari della medicina internazionale e che la stessa America è all’avanguardia nel campo delle cure specialistiche, alla Casa Bianca del Covid-19 parla uno solo e basta, anche se il soggetto in questione è stato minacciato di licenziamento e poi ritrattato, è una sola voce.

L’infettivologo e immunologo newyorkese in quota alla Casa Bianca, il professor Anthony Fauci, cognome che non suona né di origine indiana né libica né cinese, ma chiaramente italiana – e questo lo possiamo affermare ad alta voce e gridare ai quattro venti – è unico portavoce riguardo al lockdown ella situazione causata dal Covid-19.

Anche lì ci sono i comitati tecnici, esperti, squadre di lavoro, però parla uno solo, ma anche con un’unica voce si ingenera lo stesso il panico e la confusione. Figuriamoci quindi noi, popolo di spaghetti e pizza, che da oltre trenta giorni assiste minuto dopo minuto a interviste sulla delicata situazione mondiale del coronavirus e interpretazioni di giornalisti sportivi divenuti esperti di virus, oppure politici che sembrano alti primari della medicina nucleare ma che il più delle volte hanno fatto copia-incolla delle proprie tesine in qualche università estera riconosciuta soltanto nelle galassie di Star Trek, per non parlare delle conduttrici e quant’altro.

Adesso manca solo che Cannavacciuolo e Cracco si inventino una comparsata televisiva per spiegare il virus e poi è proprio il caso di dire: «La frittata è fatta».

La situazione è ridicola, davvero ridicola, e a me, come penso capiti anche a tanti altri, di venire considerato un italiano ridicolo non va.

Così come non mi aggraderebbe di presentarmi in una sala riunioni all’estero dove, magari durante un coffe break, si facessero battute del genere. Certo che sarei capace di replicare a esse a tono, però l’evidenza è talmente oggettiva che le “difese immunitarie” stavolta sono davvero ridotte.

Basta guardare proprio a quella Florida da me tanto amata, ai sorrisi durante gli interventi televisivi della dottoressa Ilaria Capua, la virologa e risorsa italiana della medicina, scienziata di fama internazionale, prestata velocemente alla politica ed ora direttore di uno dei centri di eccellenza sulla salute e la ricerca della locale università, persona che in Italia ci siamo fatti scappare per inutili fesserie e inchieste che poi cadono nel dimenticatoio.

Ebbene, in quei sorrisi si percepisce il sarcasmo nei confronti di un paese come l’Italia.

Gli spaghetti, la pizza margherita, la tarantella sono un patrimonio della nostra cultura e, nella giusta interpretazione, per l’Italia rappresentano anche dei valori, allora facciamo in modo che tutto questo non venga ridicolizzato.

E non accusiamo gli altri all’estero, perché la colpa è solo nostra, quindi facciamo in modo che l’Unesco questa volta non la riconosca come un patrimonio dell’umanità!

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