CORONAVIRUS, Italia. Decreto del Presidente del Consiglio, l’intero Paese dichiarato «zona protetta»

Il Governo adotta misure più energiche, restrizioni su tutto il territorio nazionale: saranno da evitare gli spostamenti a meno di comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o motivi di salute. Chiesto all’Ue uno scostamento del debito di 7,5 miliardi

Da stamattina non ci saranno più le cosiddette “zone rosse” – cioè quelle aree maggiormente colpite dalla diffusione del virus Covid-19 per le quali si sono rese necessarie forme di contenimento -, poiché in forza di un Decreto emanato nella serata di ieri dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, l’Italia intera diviene “zona protetta”.

Le misure restrittive per combattere il Coronavirus vengono dunque estese su tutto il territorio nazionale, lo ha annunciato lo stesso Conte nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo nella serata di ieri a Palazzo Chigi, la cui registrazione video è fruibile anche su questo sito.

«Sto per firmare un decreto che definiamo “io resto a casa” – ha egli affermato – e non ci sarà più una zona rossa ma un’Italia zona protetta».

Il Presidente ha reso noto che l’esecutivo ha intenzione di «adottare misure ancora più forti e stringenti per contenere il virus e tutelare la salute dei cittadini».

«Le nostre abitudini vanno cambiate – ha aggiunto – e dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa. E lo dobbiamo fare subito: la decisione giusta oggi è di restare a casa. ognuno deve fare la propria parte ed è per questo che da oggi varranno queste misure su tutta la penisola».

Sulla base delle nuove disposizioni saranno da evitare gli spostamenti a meno di comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o motivi di salute.

Il capo del Governo ha quindi inteso specificare che in questo decreto è stato aggiunto anche il divieto di assembramento all’aperto e nei luoghi pubblici, mentre per quanto concerne la mobilità dei cittadini, ha specificato che non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, in quanto è opportuno consentire alle persone di andare a lavorare, con le dovute cautele.

Conte ha poi reso noto che: «In questo contesto non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive e le gare. Penso al campionato di calcio, dispiace dirlo ma tutti devono prenderne atto».

Come accennato, le nuove misure previste dal Dpcm entreranno in vigore questa mattina, di esse è stato naturalmente messo al corrente il Presidente della Repubblica.

Riguardo ai provvedimenti di natura economica da assumere di concerto con l’Unione europea, il Presidente del Consiglio ha affermato che è stata concordata con Bruxelles una richiesta di scostamento del debito pari a 7,5 miliardi di euro, precisando che: «Ora stiamo ragionando sulla possibilità di precostituirci una richiesta un po’ più elevata».

Infine, sul decreto, che verrà sottoposto al vaglio del Parlamento, il capo del Governo ha concluso di sperare di coinvolgere anche l’opposizione, «vista la gravità del momento e visto il fatto che stiamo introducendo misure non ordinarie. Domani avremo un incontro per discutere delle misure economiche, ho informato prima di questa conferenza le opposizioni perché siamo tutti sulla stessa barca e quindi è giusto coinvolgerle».

Condividi: