ANGOLA, petrolio. Agogo 3, Eni: incrementate le stime sulle risorse, si apre la strada al completo sviluppo del campo mediante un terzo hub di produzione

Perforato con successo il secondo pozzo di delineazione nel Blocco 15/06, nell’offshore angolano. Il Gruppo di piazza Mattei è presente nel Paese africano sin dagli anni Ottanta e che oggi conta una produzione equity di circa 140.000 barili di olio equivalente al giorno

Eni ha perforato con successo Agogo 3, il secondo pozzo di delineazione nel Blocco 15/06, nell’offshore angolano.

I risultati permettono di incrementare di circa il 40% le risorse di olio in posto, che vengono ora rivalutate a un miliardo di barili, con ulteriore potenziale da confermare nella parte settentrionale del campo.

Agogo 3 è stato perforato dalla nave Libongos a circa un chilometro e mezzo a nord-ovest di Agogo 2 e a quattro chilometri e mezzo dal pozzo di scoperta Agogo 1.

Il campo si trova a circa 180 chilometri dalle coste angolane e a ventitré dalla infrastruttura di produzione del West Hub (FPSO N’Ggoma).

Il pozzo è stato perforato in una profondità d’acqua di 1.700 metri e ha raggiunto una profondità totale di 4.321 metri.

Agogo 3 ha incontrato oltre 120 metri di reservoir netto mineralizzato a olio leggero (31°API) in arenarie di età Miocenica ed Oligocenica con ottime proprietà petrofisiche.

I dati acquisiti sul pozzo confermano la comunicazione dei reservoir con Agogo 2 e l’estensione degli stessi verso nord.

Il pozzo di delineazione è stato progettato ed eseguito in alta deviazione ed è stato ubicato grazie alla tecnologia proprietaria di imaging geofisico Eni.

Il pozzo ha raggiunto le sequenze obiettivo che si estendono verso nord nella megastruttura di Agogo al di sotto della spessa copertura salina.

Su di esso è stata condotta una intensa campagna di acquisizione dati che indica una capacità produttiva superiore ai 15.000 barili al giorno.

La JV del Blocco 15/06 (Eni, operatore, 36,8421%; Sonangol P&P, 36,8421%; SSI Fifteen Limited, 26,3158%) ha annunciato a gennaio 2020 l’inizio della produzione pilota del campo di Agogo attraverso un tie-in sottomarino del pozzo Agogo 1 alla FPSO N’Goma (West Hub) appena nove mesi dopo la scoperta.

Eni e i partner della joint-venture hanno già iniziato gli studi per il pieno sviluppo del campo con un nuovo hub di produzione, ponendosi l’obiettivo di raggiungere un FID entro il 2021.

L’Angola è un paese chiave nella strategia di crescita organica del Gruppo di piazza Mattei, presente nel Paese africano sin dagli anni Ottanta e che oggi conta una produzione equity di circa 140.000 barili di olio equivalente al giorno.

Oltre al Blocco 15/06, Eni è anche operatore del blocco onshore Cabinda Nord, e incrementerà i propri asset con l’aggiunta del Blocco 1/14 nell’offshore del Bacino del Congo, del blocco Cabinda Centro e del Blocco 28, quest’ultimo localizzato nel bacino offshore del Namibe.

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