CULTURA, fumetti. Il Romics d’Oro a Sara Pichelli, “madre” del primo Spiderman afroamericano

La disegnatrice amatriciana del team Marvel verrà premiata alla XXVII edizione della manifestazione romana. Dal fumetto dedicato a Miles Morales venne realizzato il lungometraggio animato Into the Spider-Verse

La fumettista Sara Pichelli sarà insignita del Romics d’Oro nel corso della XXVII edizione di Romics, che avrà luogo alla Fiera di Roma dal 2 al 5 aprile prossimi.

Nata ad Amatrice (in provincia di Rieti) nel 1983 e cresciuta a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, la “madre” del primo Spiderman afroamericano della Marvel si è appassionata al disegno fin dall’infanzia.

Trasferitasi a Roma all’età di diciannove anni per studiare alla facoltà di Lingue Orientali dell’università, scoprì la Scuola internazionale di Comics, che la indusse ad abbandonare i corsi di lingua cantonese per dedicarsi ai cartoni animati e alle anime.

Conseguito il diploma, iniziò a lavorare come storyboarder e character designer nel mondo dell’animazione, prendendo parte alla produzione del film Winx Club, Il segreto del regno perduto.

In seguito gli presentò l’occasione di lavorare come assistente di David Messina, autore di Star Trek ed Elena Casagrande, firma di Ghost Whisperer. Quando Messina le mostrò Tornando a casa (la saga di Spider-Man di J.M. Straczynski e John Romita Jr.) ebbe una folgorazione, rimanendo colpita dalla potenza delle immagini. Decise quindi di approfondire la conoscenza del fumetto.

Una opportunità le si presentò nel 2008, quando C.B. Cebulski, talent scout di Marvel Comics, sbarcò in Italia per uno dei suoi Chester Quest, i tour mondiali alla ricerca di nuovi artisti.

Quasi per gioco, Sara decise di partecipare al contest e, con sua grande sorpresa, venne selezionata tra i dodici vincitori.

Dopo qualche anno di gavetta, la casa editrice le propose di alternarsi alle matite di Ultimate Comics: Spider-Man, sceneggiati da Bendis.

Nel 2011 le venne chiesto di disegnare il nuovo Uomo Ragno: Miles Morales, ragazzino afroamericano, simbolo del progressismo dell’America di Obama. Un’occasione unica prontamente colta, dedicandosi anima e corpo al progetto.

«Quando mi è stato proposto dalla Marvel – ha in seguito lei stessa raccontato al Fatto Quotidiano -, c’erano già le idee per questo nuovo personaggio multietnico. Mi hanno detto come doveva essere per loro il nuovo Spiderman e ho iniziato da lì. Scambio dopo scambio Morales è venuto fuori. È stata una contaminazione tra me e Bendis, lo sceneggiatore. Io venivo influenzata dalle sue idee e viceversa».

Il suo Miles, personaggio molto lontano da Peter Parker, è estremamente cinematico: i movimenti nei combattimenti di questo nuovo super eroe somigliano più a una danza, ispirati alla capoeira e al parkour.

Nel settembre 2011 Pichelli vinse un Eagle Award e un Harvey Award, nel 2012 due Stan Lee awards, mentre nel 2014 venne inserita tra le nuove Marvel Young Guns, i nuovi talenti su cui investire nel futuro.

Il sodalizio con Bendis continuò su Spidermen e Spidermen II, ma non solo, poiché assieme a Bendis lavorò anche alla testata Guardiani della Galassia (che vide il rilancio di Angela, l’amato personaggio dell’universo narrativo di Spawn, con un arco narrativo scritto da Brian M. Bendis e da Neil Gaiman).

Tra il 2018 e 2019 partecipò al rilancio della testata i “Fantastici 4”, scritta da Dan Slott.

Per la fumettista italiana il 2019 fu un anno importante: dal fumetto dedicato a Miles Morales venne realizzato il lungometraggio animato Into the Spider-Verse, diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, che si aggiudicò l’Oscar come miglior film d’animazione.

Sara Pichelli, unica italiana nominata e autrice del disegno di Miles Morales, attualmente si sta dedicando a uno speciale dell’Uomo Ragno, scritto dal regista americano J.J. Abrams e da suo figlio Henry.

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