La Biblioteca Ambrosiana attinge ancora una volta al suo straordinario patrimonio proponendo una selezione di disegni realizzati da Leonardo da Vinci e dagli artisti della sua cerchia lungo un arco cronologico che dalla fine del Quattrocento giunge ai primi decenni del Cinquecento.
Trenta i fogli esposti nella mostra “Leonardo da Vinci e il suo lascito. Gli artisti e le tecniche”, allestita alla Pinacoteca Ambrosiana milanese in piazza Pio XI a cura di Benedetta Spadaccini, una esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica primo marzo 2020.
Tra i collaboratori del genio toscano i cui disegni risultano tra i trenta esposti a Milano, figurano Francesco Napoletano, Cesare da Sesto e Giovanni Agostino da Lodi, inoltre verranno esposti anche i disegni di Francesco Melzi, uno dei discepoli prediletti da Leonardo.
«L’idea di questa mostra – ha spiegato la curatrice – nasce dalla necessità di presentare in modo nuovo, agli studiosi e al grande pubblico, una selezione di disegni realizzati da Leonardo da Vinci e dagli artisti della sua cerchia. Per questa ragione i fogli sono stati scelti ponendo l’accento sulle tecniche esecutive e seguendo due linee di studio, che si integrano perfettamente, per ampliare la ricerca e attrarre l’attenzione del pubblico non specialistico. Il presupposto fondamentale di questa mostra è il ruolo centrale svolto da Leonardo nell’introduzione a Milano di nuove tecniche disegnative, nonché i miglioramenti e le sperimentazioni da lui apportati alle tecniche già note. Tutti aspetti, questi ultimi, largamente indagati e sviluppati da una lunga tradizione di studi».
Una sezione didattica offrirà poi l’opportunità di ammirare alcuni dei materiali che impiegati all’epoca nel disegno, come pastelli, compassi e punte metalliche, in parte desunti dai progetti di Leonardo.