Sono circa quaranta i capi di Stato e di governo che giungeranno in Israele a partire da domani in occasione del V Forum mondiale dell’Olocausto, «ricordare la shoah e combattere l’antisemitismo», questo il tema del 2020.
Organizzato in occasione del 75º anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, avvenuta il 27 gennaio 1945, il forum avrà luogo nella giornata di domani, giovedì 23 gennaio.
Organizzato dalla World Holocaust Forum Foundation in cooperazione col museo memoriale Yad Vashem, si svolgerà sotto gli auspici della presidenza del capo dello Stato ebraico Reuven Rivlin.
Attesa, tra le altre, la partecipazione del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che nel pomeriggio incontrerà l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme arcivescovo Pierbattista Pizzaballa e il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton.
In seguito Mattarella parteciperà al pranzo offerto da Rivlin in onore dei capi delegazione partecipanti alla cerimonia dell’anniversario, mentre l’incontro con il presidente israeliano è in agenda per la mattinata di venerdì. Sempre a Gerusalemme, incontrerà poi il presidente sloveno Borut Pahor.
In Israele si recheranno anche il presidente russo Vladimir Putin, quello francese Emmanuel Macron, il vicepresidente americano Mike Pence, il consigliere del presidente Donald Trump Jared Kushner, una delegazione del Partito democratico statunitense guidata da Nancy Pelosi e il capo dello stato tedesco Frank-Walter Steinmeier.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu dovrebbe poi incontrare alcune di queste personalità, in particolare Pence, Macron, Pelosi e Putin. Con quest’ultimo discuterà della richiesta di grazia per la cittadina israeliana Naama Issachar, detenuta in un carcere della Federazione russa con l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti.
Mercoledì pomeriggio Putin inaugurerà un memoriale dedicato alle vittime dell’assedio di Leningrado nel Sacher Park di Gerusalemme.