ENERGIA, reti elettriche. Il nuovo “Innovation Hub” di Terna a Milano

Un laboratorio di idee innovative che si occuperà di Analytics & Energy Systems, per sviluppare strumenti e competenze per una gestione della rete elettrica “intelligente”. Intanto prosegue lo sviluppo del progetto per l’elettrodotto Italia-Montenegro, ceduta ieri la società Monita Interconnector, titolare della capacità di 200 MW

È stato inaugurato oggi presso la sede Terna di Pero (Milano), alla presenza dell’assessore alla Trasformazione digitale del Comune di Milano Roberta Cocco, del membro del collegio dell’Arera onorevole Stefano Saglia e della presidente Catia Bastioli, l’Innovation Hub di Milano, il terzo su territorio nazionale dopo quelli di Torino e Napoli.

Il progetto fa parte del percorso di innovazione e digitalizzazione per il quale Terna investirà circa 700 milioni di euro nei prossimi cinque anni, periodo per il quale sono previsti investimenti per 516 milioni di euro sulla rete elettrica sia cittadina che regionale

Attraverso l’interazione e lo scambio con realtà esterne come Università, centri di ricerca, startup e imprese, l’Innovation Hub diventerà un laboratorio dove creare, sviluppare e testare concretamente nuove idee; l’integrazione di competenze nuove e sinergiche sarà quindi il cardine di questa esperienza.

Esso muoverà in ambito Analytics & Energy Systems, per sviluppare strumenti e competenze per una gestione della rete elettrica sempre più “intelligente” attraverso l’elaborazione e l’interpretazione di dati e lo sviluppo di algoritmi e strumenti avanzati di simulazione e previsione.

L’hub di Milano si articolerà in due distinti laboratori, uno dedicato all’Energy Tech, per abilitare i progetti di innovazione del system operator e condurre sperimentazioni e uno focalizzato sugli Advanced Analytics, per interagire con startup e aziende innovative in un ambiente appositamente realizzato.

Il progetto fa parte del piano di innovazione e digitalizzazione a livello nazionale per il quale Terna investirà circa 700 milioni di euro nei prossimi cinque anni.

L’obiettivo, in uno scenario energetico sempre più complesso, è quello di sviluppare prototipi di idee innovative focalizzate sulle nuove tendenze tecnologiche rilevanti per l’azienda grazie alla creazione di gruppi di lavoro composti da soggetti differenti per provenienza e competenze.

I progetti che verranno avviati favoriranno la diffusione della cultura dell’innovazione, la creazione di future professionalità di eccellenza e lo sviluppo di soluzioni industriali che possano avere implementazione su più larga scala.

«Siamo orgogliosi di proseguire in questo percorso di innovazione che si propone di creare sinergie tra le persone e le professionalità di Terna e le eccellenze del territorio – ha dichiarato l’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris -, l’obiettivo è quello di sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile, sostenibile e soprattutto in grado di favorire la transizione energetica in atto. L’Innovation Hub di Milano conferma la centralità del territorio lombardo nella strategia della Società, infatti la regione è prima per investimenti nel Nord Italia, con 516 milioni di euro da stanziare nei prossimi cinque anni. Proprio a Milano si è recentemente conclusa la fase maggiormente significativa dell’opera di ammodernamento della rete a 220 kV della città, mediante la sostituzione di 47 chilometri di vecchi cavi in olio fluido risalenti agli anni Cinquanta con nuovi cavi più efficienti e sostenibili».

Sempre il Gruppo di Viale Egidio Galbani, nella serata di ieri ha comunicato l’avvenuta cessione dell’intero capitale della società Monita Interconnector s.r.l. a Interconnector Energy Italia s.c.p.a., un consorzio che raggruppa le imprese private cosiddette «energivore», cioè consumatori industriali principalmente nei settori dell’acciaio, della carta e della chimica.

Con Interconnector Energy Italia ha inoltre sottoscritto gli accordi per la realizzazione e l’esercizio della parte privata del progetto di interconnessione elettrica in corrente continua tra Italia e Montenegro.

La società Monita Interconnector s.r.l., interamente controllata da Terna, è stata costituita il 13 aprile 2015 su mandato degli assegnatari selezionati ai sensi della Legge nr.99/2009 che disciplina gli interconnector elettrici ed è titolare – ai sensi di apposito decreto emesso dal Ministero dello Sviluppo economico – dell’elettrodotto Italia-Montenegro, del diritto di esenzione all’accesso a terze parti (TPA) per una capacità di trasmissione di 200 MW e per un periodo di dieci anni a partire dalla data di esercizio commerciale della linea.

Il valore dell’operazione per Monita Interconnector ammonta a 240 milioni di euro, corrispondenti al mandato di costruzione (EPC) dovuto a Terna per le attività necessarie alla realizzazione dell’opera che sarà esercita da Terna per tutto il periodo di esenzione.

L’interconnessione Italia-Montenegro consiste in un collegamento elettrico tra le stazioni di Cepagatti (Pescara) e Kotor – Cattaro – in Montenegro, per una lunghezza complessiva di 445 chilometri, dei quali 423 in cavo sottomarino e 22 in cavo interrato.

Il primo polo da 600 MW è stato completato nel corso del 2019 come previsto dal Piano di sviluppo della rete di Terna approvato dall’Arera.

Condividi: