L’anno di studi 2019-2020 della Guardia di Finanza ha preso avvio stamane. Alla presenza delle massime autorità dello Stato repubblicano, convenute nel salone d’onore della caserma Sante Laria a Roma per la cerimonia di inaugurazione.
Vi hanno preso parte il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri oltre a numerose altre personalità.
Nell’occasione è stata anche presentata l’edizione 2020 del calendario storico del Corpo, quest’anno dedicato al centenario della Scuola Alpina di Predazzo.
Nel suo indirizzo di saluto, il Comandante Generale Giuseppe Zafarana ha illustrato in anteprima i contenuti di esso, ricordando come la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo sia il più antico istituto di formazione alpestre militare conosciuto in Italia e all’estero.
Sfogliando il calendario, le cui pagine compendiano un secolo di storia dell’Istituto, emerge con chiarezza, nelle vicende e nei volti dei protagonisti, l’impronta alpinistica del Corpo nonché i solidi princìpi su cui si fonda.
Era il 1920 quando, fra le imponenti vette dolomitiche che circondano la Val di Fiemme e la cittadina di Predazzo, veniva istituita la Scuola Alpina dell’allora Regia Guardia di Finanza.
La definizione dei nuovi confini del Paese, intervenuta a seguito del primo conflitto mondiale, rese infatti necessaria una intensificazione della vigilanza lungo l’arco alpino.
È, proprio in tale contesto ambientale, le Fiamme gialle ebbero l’opportunità di sviluppare e fortificare, nel corso dello svolgimento della quotidiana azione di presidio, le competenze indispensabili per il perseguimento dei compiti istituzionali e i valori propri che animano coloro i quali sono chiamati a operare in condizioni a tal punto difficili.
Valori che, nell’ambito dei reparti di istruzione del Corpo, da allora sono stati tramandati di generazione in generazione fino a oggi.
Dalle sue origini la Scuola Alpina esercita la duplice funzione di istituto per la formazione di base degli allievi Finanzieri e di unico centro del Corpo per la preparazione specialistica del personale destinato a operare in montagna e a intervenire in caso di calamità naturali.
Si tratta dei militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza (SAGF), resisi protagonisti di attività eccezionali a favore di persone in pericolo.
Interventi efficaci, tempestivi, altamente professionali e in non pochi casi risolutivi, realizzati in piena sinergia con il Sistema nazionale di Protezione Civile.
Inoltre, a livello sportivo l’addestramento sciistico impartito dai qualificati istruttori della Scuola ha permesso all’intero movimento agonistico nazionale di conseguire i massimi traguardi olimpici e mondiali, indimenticabili vittorie e titoli conquistati dagli atleti delle Fiamme gialle che costituiscono motivo di vanto per l’intero Paese.
Ripercorrerne la storia attraverso le pagine del calendario offre uno spunto per valorizzare l’indiscussa rilevanza di una specialità espressa negli anni ed evolutasi fino a far assumere al Corpo il ruolo di vera e propria polizia di montagna.
Nel corso della cerimonia odierna, a seguito del generale Zafarana hanno quindi preso la parola il ministro dell’Economia e delle Finanze e, dopo di lui, il Presidente del Consiglio dei Ministri, che al termine del suo intervento ha ufficialmente dichiarato aperto l’anno di studi 2019-2020 della Guardia di Finanza.
L’evento odierno – durante il quale sono stati premiati anche tre allievi modello classificatisi primi nelle relative graduatorie di merito presso l’Accademia, la Scuola Ispettori e Sovrintendenti e la Legione Allievi -, è stato seguito da tutti i frequentatori dei corsi, collegati in videoconferenza dai diversi Istituti di istruzione del Corpo e dai Centri di addestramento dei vari Comandi Regionali.
