PRESIDENZIALI USA. La polarizzazione giova a Trump. L’impeachment indebolisce anche Biden e Hillary può immaginare una rivincita.

La richiesta di impeachment  ha consentito a Trump di ridurre il suo distacco nei sondaggi con ogni avversario, compreso Joe Biden, il candidato più quotato del campo democratico.

Secondo i sondaggi, sembra che la polarizzazione dello scontro stia giovando più al presidente che ai suoi avversari. Al punto che un recente rilevamento della Rasmunssen, l’unica agenzia demoscopica ad aver previsto la vittoria di Trump nel 2016, per la prima volta lo colloca addirittura davanti a Biden.

Nell’opinione pubblica americana, sta infatti passando l’idea che le indebite pressioni esercitate da Trump con l’attuale presidente dell’Ucraina, Zelensky, che costituiscono l’oggetto dell’impeachment, siano simili se non uguali, a quelle esercitate da Biden nel 2014, nei confronti dell’allora presidente ucraino, Poroshenko.

Allora al centro delle pressioni statunitensi c’era un indagine per corruzione nei confronti della società Burisma, una società ucraina che si occupa di gas e idrocarburi, nel cui consiglio di amministrazione era stato cooptato Hunter Biden, avvocato dal curriculum poco brillante, ma figlio dell’allora vicepresidente degli Usa.

Pochi mesi fa, lo stesso Biden ha confessato pubblicamente la sua pesante ingerenza per far cacciare il magistrato che stava indagando sulla Burisma, rievocando le dure parole rivolte allora a Poroshenko: “Tra sei ore parto per gli Stati Uniti, se non cacciate il procuratore, non vi daremo il miliardo di dollari che il mio governo vi ha promesso”.

Un conflitto di interessi di cui Donald Trump e i repubblicani, parleranno in ogni momento pubblico della corsa alla Casa Bianca. A meno che lo stesso Biden non si faccia da parte, dando soddisfazione a quei candidati alle primarie democratiche, che pensano che Biden e Trump abbiano in comune molto di più di quanto li divide.

Quello democratico è un campo numeroso in cui, come nella filastrocca dei dieci piccoli indiani, resa celebre da Agatha Christie, rischia di non rimanerne nessuno… Non è certo per caso che Hillary Clinton, tutt’ora convinta di avere un conto in sospeso con Trump, sia tornata ad usare i toni duri della vera antagonista del presidente.

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