AFRICA, Vaticano: papa Francesco da domani in Mozambico, Madagascar e Mauritius

"Pace e riconciliazione" al centro della visita

Prenderà il via domani, 4 settembre, l’atteso tour di papa Francesco in Mozambico, Madagascar e Mauritius, che si concluderà martedì 10 settembre. Quello di Bergoglio sarà il trentunesimo viaggio pastorale dall’inizio del suo pontificato, il quarto in Africa dopo quelli effettuati in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana nel novembre 2015, in Egitto nell’aprile 2017 e in Marocco nel marzo 2019, mentre prima di lui Giovanni Paolo II fu pellegrino nei tre stati tra il 1988 e il 1989. Un viaggio – quello nei tre paesi dell’Africa sud-orientale – che sarà caratterizzato all’insegna della speranza, pace e riconciliazione, come recita il motto del suo pellegrinaggio. La prima tappa della visita apostolica di Francesco sarà il Mozambico, dove il pontefice arriverà nella serata di domani e vi resterà nelle giornate del 5 e del 6 settembre. Nella capitale Maputo papa Francesco avrà degli incontri con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico, cui seguirà l’abbraccio con i giovani di diverse religioni e, a fine giornata, nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione, l’incontro con vescovi, sacerdoti, religiosi e catechisti. Venerdì 6 settembre è infine previsto l’incontro con i malati nell’ospedale della periferia di Maputo, il quartiere di Zimpeto, dove la Comunità di Sant’Egidio lotta contro l’Aids da anni, e la Santa Messa nello stadio del quartiere.

 

A176 – AFRICA, MOZAMBICO: ACCORDO DI PACE, a Maputo le parti in lotta siglano l’intesa per la «Paz definitiva». A insidertrend.it parla don Angelo Romano, sacerdote cattolico della Comunità di Sant’Egidio che ha partecipato alle trattative.

Il lungo e tormentato percorso verso la cessazione delle ostilità e la stabilità: dall’immediatezza dell’affrancamento dal giogo coloniale portoghese, col pluridecennale scontro tra FreLiMo e ReNaMo, all’Accordo generale di Pace degli anni Novanta. Oggi, finalmente si è giunti all’auspicata «Paz definitiva», anche grazie alla continua mediazione della Comunità di Sant’Egidio.

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