20 dicembre 2024 – Liberati i quattro funzionari francesi che erano stati accusati di spionaggio dalle autorità di Ouagadougou e detenuti in Burkina Faso da un anno. Il rilascio è avvenuto grazie alla mediazione del Regno del Marocco. L’annuncio risale allo scorso giovedì, quando Parigi e Rabat hanno congiuntamente reso nota la liberazione, che ha avuto luogo a seguito di una prolungata fase di stallo determnata dalla critica situazione delle relazioni tra la Francia e il Burkina Faso.
LA LIBERAZIONE DEI QUATTRO CITTADINI FRANCESI
I quattro cittadini francesi, arrestati nella capitale burkinabé all’inizio del dicembre 2023, erano stati accusati dalle autorità burkinabé di essere agenti della Direzione generale della sicurezza esterna (DGSE). Fonti diplomatiche d’oltralpe avevano poi chiarito che si trattava di funzionari in possesso di passaporti e visti diplomatici, negando decisamente le accuse di spionaggio a essi mosse e motivando la loro presenza nel Paese africano in quanto «impegnati nello svolgimento di una missione di manutenzione di apparecchiature informatiche».
MEDIAZIONE RISOLUTIVA
Il presidente francese Emmanuel Macron ha ringraziato personalmente il sovrano del Marocco in una telefonata intercorsa tra loro il 18 dicembre, nella quale l’inquilino dell’Eliseo ha sottolineato l’importanza della mediazione del Regno nordafricano ai fini della positiva soluzione del drammatico caso. Da parte loro, le autorità di Rabat hanno precisato che lo sblocco dell’impasse è stato reso possibile dall’eccellenza delle relazioni in essere tra Re Mohammed VI e il presidente burkinabé Ibrahim Traoré, oltreché dai legami di lunga data tra i due paesi africani.
PIENA RIPRESA DELLE RELAZIONI TRA PARIGI E RABAT
Il rilascio dei quattro funzionari segna una svolta nei rapporti tra Parigi e Ouagadougou, in precedenza caratterizzati da tensioni, mentre la mediazione per la loro liberazione è avvenuta nel quadro del riavvicinamento tra Francia e Marocco, seguito a una fase di tensioni sul piano diplomatico. Nel mese di ottobre, il presidente Macron si è recato in visita ufficiale in Marocco, segnando la fine di tre anni di crisi dei rapporti bilaterali, una riconciliazione favorita dal marcato sostegno di Parigi al piano di autonomia marocchino per il Sahara Occidentale.
L’AMMONIZIONE DI ALGERI
Per converso, la politica estera francese si pone potenzialmente in contrasto con gli interessi algerini, dunquein grado di alimentare a sua volta tensioni con la ex colonia, che per altro sostiene finanziariamente e militarmente i sahrawi del Fronte Polisario, in conflitto con il Marocco per il Sahara Occidentale. Al riguardo, va rilevato come nelle scorse settimane Algeri abbia convocato l’ambasciatore francese per un «severo avvertimento», unitamente alle accuse rivolte a Parigi di condurre «operazioni e manovre aggressive» allo scopo di destabilizzare l’Algeria.