Numerosi i morti nell’azione terroristica perpetrata da al mercatino di Natale di Magdeburgo (Sassonia-Anhalt) da un cinquantenne saudita che si è scagliato con un autovettura a forte velocità contro la folla che si trovava tra le bancarelle. Molti anche i feriti, dei quali alcuni versano in gravi condizioni. Tabel Jawad Hussein Al Abdulmohsen, questo è il nome dell’assassino che in seguito è stato arrestato dalla polizia, aveva noleggiato poco prima una Bmw di grossa cilindrata allo scopo di compiere la strage, quindi si è diretto verso il municipio della città tedesca dove erano assembrate centinaia di persone per gli acquisti natalizi e per quattrocento metri a travolto chiunque si è trovato davanti. Tra le vittime anche un bambino piccolo. Tornano dunque i famigerati «lupi solitari», terroristi le cui azioni sono difficili da prevedere perché decise e compiute in un periodo di tempo spesso estremamente ridotto e, non infrequentemente, da persone che non lasciano trasparire all’esterno la loro radicalizzazione religiosa o ideologica. In questo caso si tratta di un medico che aveva lavorato nell’ospedale di Magdeburgo, giunto nella Repubblica federale tedesca nel 2006 e in possesso di regolare permesso di soggiorno. La polizia è attiva nella perlustrazione della zona al fine di bonificarla dall’eventuale presenza di ordigni esplosivi collocati dallo stesso terrorista prima dell’azione criminale o da suoi complici. Esiste un macabro precedente: otto anni fa, il 19 dicembre 2016, un terrorista islamista si schiantò deliberatamente con un camion contro un mercatino di Natale nel centro di Berlino provocando la morte di tredici persone e il ferimento di più di settanta. Il giovane terrorista riuscì a fuggire in Italia, dove, identificato dalla Polizia, venne ucciso in uno scontro a fuoco. Dalla Farnesina è stato reso noto che, al momento non risultano vittime dell’attentato cittadini italiani.