Prato, 16 dicembre 2024 – Un colpo deciso contro il lavoro sommerso e l’illegalità nel settore della ristorazione etnica è stato sferrato dai militari del Nucleo mobile del Gruppo di Prato, sotto il coordinamento del Comando Provinciale e in sinergia con il Comando regionale Toscana. L’operazione, denominata «Fast food», ha portato alla luce una rete di gravi irregolarità riguardanti la gestione del personale e il rispetto delle normative sul lavoro.
I controlli, condotti con il supporto delle segnalazioni ricevute tramite il numero centodiciassette e grazie ad una minuziosa attività di analisi dei dati e capillare monitoraggio del territorio, hanno interessato esercizi commerciali attivi nella città e nella provincia di Prato. Le verifiche hanno permesso di accertare centoquaranta lavoratori irregolari, di cui cinquantacinque completamente in nero, privi di qualsiasi tutela lavorativa e previdenziale, con risvolti che non solo minano la dignità dei lavoratori, ma generano una concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti.
Alla luce delle evidenze emerse, sono stati adottati provvedimenti incisivi: sospensione immediata di quindici attività commerciali in violazione delle normative vigenti; pesanti sanzioni amministrative, volte a ripristinare condizioni di legalità e sicurezza. Il lavoro sommerso: una minaccia sociale ed economica. L’operazione Fast food non si limita a denunciare le irregolarità emerse, ma intende richiamare l’attenzione su un fenomeno di ampio respiro che incide negativamente sulla società. Il lavoro nero priva i lavoratori delle garanzie minime di sicurezza, dignità e diritti, mettendo a rischio la loro stessa incolumità. Al contempo, genera un danno economico significativo, sottraendo risorse alla collettività e alterando gli equilibri del mercato. «Questa operazione rappresenta un segnale forte e inequivocabile: non c’è spazio per chi viola le regole e sfrutta il lavoro delle persone in condizioni di vulnerabilità. Il nostro impegno è garantire il rispetto delle normative e promuovere una cultura della legalità che tuteli i lavoratori e il tessuto economico sano del territorio».
Questo il commento espresso al riguardo dal comandante provinciale delle Fiamme gialle di Prato. L’intervento testimonia una vigilanza sempre più capillare e incisiva, con l’obiettivo di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità nel tessuto economico finanziario. Un messaggio inviato alla cittadinanza e agli imprenditori.