a cura di Faiçal Marjani, pubblicato nel dicembre 2024 da “The capitol Institute”, https://www.thecapitolinstitute.com/archives/4061 – Il 10 dicembre del 2020 il panorama geopolitico del Nord Africa subiva una significativa trasformazione a seguito del riconoscimento ufficiale da parte degli Stati Uniti d’America della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale. Una decisione importante che non è stata semplicemente frutto di manovre politiche transitorie, bensì il culmine di anni di dialogo e diplomazia, nei quali diritto, politica, storia e strategia si sono intrecciati. Si tratta di un evento che rappresenta una pietra miliare nelle dinamiche tra potenze globali e stati sovrani.
PARTENARIATO STRATEGICO
Il riconoscimento da parte di Washington non ha avuto luogo isolatamente, esso è il risultato di una valutazione pragmatica della crescente statura del Marocco quale attore regionale, stabile e influente in virtù di una visione che bilancia gli interessi globali con l’integrità e la sovranità. La decisione americana ha segnato il passaggio da una posizione di neutralità a un’altra di partenariato strategico, riconoscendo la questione del Sahara Occidentale non nelle forme di una preoccupazione periferica, ma come centrale nel rimodellamento dell’influenza a livello internazionale. In questo processo la diplomazia di Rabat ha svolto un ruolo cruciale, presentando la questione nei termini del realismo politico, piuttosto che di contesa ideologica. Sotto la guida di Re Mohammed VI, il Marocco ha elaborato una propria posizione diplomatica in grado di bilanciare l’apertura con una ferma adesione alla legittimità internazionale, rafforzando la sua reputazione di alleato affidabile nelle alleanze globali. Una credibilità radicata nell’impegno profuso da Rabat nelle partnership sostenibili sul lungo termine, piuttosto che nel quadro di accordi politici di breve durata, aspetti che evidenziano la coerenza sul piano strategico e i guadagni reciproci.
LE POLITICHE PROATTIVE DI RABAT
L’approfondimento dei legami tra gli Stati Uniti d’America e il Marocco si estende oltre il riconoscimento della sovranità sul Sahara, poiché Washington ha anche elogiato Rabat in ragione delle sue politiche proattive nel contrasto del terrorismo e per la difesa delle libertà religiose e di pensiero. L’approccio globale del Regno nordafricano alla sicurezza, incluso lo smantellamento delle reti terroristiche e la cooperazione internazionale, lo ha reso un alleato chiave nella promozione della stabilità, sia regionale che globale. L’impegno del Marocco per la tolleranza e la moderazione religiosa è stato riconosciuto nel mondo, conferendo al Paese l’immagine di «faro» della coesistenza pacifica tra le diverse comunità religiose. Ciò si evidenzia nelle diverse iniziative intraprese, quali la formazione degli imam, la lotta all’incitamento all’odio e la garanzia della libertà di culto per tutti. Questo riconoscimento ha condotto le relazioni tra Usa e Marocco a un nuovo livello, a una partnership ulteriormente rafforzata attraverso collaborazioni in campo economico, militare e di intelligence. L’accordo trilaterale tra Marocco, Stati Uniti d’America e Israele esemplifica questa visione relativa al perseguimento di propri obiettivi geopolitici mantenendo al contempo propri principi.
L’APPROCCIO DEL REGNO NORDAFRICANO
Seguendo l’esempio americano, anche paesi europei come Francia e Spagna hanno modificato le loro posizioni. Parigi ha riconosciuto la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale nel luglio 2024, mentre due anni prima la Spagna aveva approvato il piano di autonomia varato da Rabat per la regione, comprendendo il ruolo vitale svolto dal regno nordafricano nella protezione dei confini meridionali europei, nell’approccio al problema dell’immigrazione illegale e nella promozione dello sviluppo del continente africano. Inoltre, l’influenza del Marocco si estende oltre la politica, fino ai campi economico, della sicurezza e religioso. Il riconoscimento ottenuto da Washington, seguito dal sostegno europeo, segna più di una vittoria diplomatica per il Marocco, poiché sottolinea l’importanza strategica del Regno e del suo approccio alle relazioni internazionali, improntato alla fermezza unita all’adattabilità, scevro da venature retoriche populiste, quindi maggiormente duraturo ed efficace.