CULTURA, mostre. Caorle: Lo stupore dell’attesa: i cavalieri «erranti» di Domenico Castaldi

L’esposizione allestita presso il Museo nazionale di archeologia del mare della città veneta sarà aperta al pubblico fino al 2 marzo 2025

Inaugurata lo scorso 23 novembre, la mostra d’arte allestita presso il Museo nazionale di archeologia del mare di Caorle (Venezia), “Lo stupore dell’attesa. I cavalieri «erranti» di Domenico Castaldi è tata realizzata dalla Direzione regionale Musei nazionali Veneto in collaborazione con l’artista partenopeo.

LA SPERIMENTAZIONE DEL MUSEO DI CAORLE

Continua quindi, come ormai di prassi in questi ultimi anni, la sperimentazione al Museo di Caorle sulle nuove connessioni tra antico e moderno, tra archeologia e arte contemporanea, partendo da storie e temi che accomunano epoche lontanissime tra loro e che creano i presupposti per scoprire punti di contatto tra l’umanità che ci ha preceduto e quella del presente, andando a definire la nostra identità culturale odierna. Domenico Castaldi si è formato al Liceo artistico e all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Trasferitosi a Portogruaro, ha accompagnato all’attività di insegnante quella di operatore culturale, pittore e scultore. Ha iniziato a esporre in sedi autorevoli sia pubbliche che private dagli anni Ottanta, con positivi consensi di critica e di pubblico. Dagli anni Novanta si esprime con sculture in terracotta e materiali diversi.

DOMENICO CASTALDI E LE SUE OPERE

Non è la prima volta che Castaldi espone le sue opere presso i luoghi della cultura statali del Veneto: già nel 2019, infatti, si era tenuta una sua personale, dal titolo Sottosopra, allestita presso il Museo nazionale concordiese di Portogruaro e l’Area archeologica sotto la cattedrale di Concordia Sagittaria; una parte della mostra era stata collocata anche all’interno delle sale museali del Palazzo municipale di Concordia Sagittaria. In quel caso il titolo rimandava alla ricomposizione della realtà in una dimensione attuale in grado di coniugare, facendo sintesi, la memoria del passato con la realtà del presente, dando senso all’unitarietà della storia. I cavalieri «erranti» di Domenico Castaldi, sculture che richiamano ancestrali forme espressive degli antichi popoli italici, sembrano guerrieri giunti da lontananze misteriose, come se avessero attraversato il mare. Essi cercano, trovandolo, un approdo, un ancoraggio.

MARE QUALE METAFORA DELL’IGNOTO

Il mare come metafora dell’ignoto, del rischio, ma anche come porto, come insenatura o spiaggia in cui si placa ogni tempesta. Il Museo nazionale di Archeologia del Mare di Caorle racconta una vita di navigazioni, di naufragi, ma anche di scambi, di ancoraggi, di arrivi, di partenze, di conflitti, di calma e pacificazione. In questo contesto si incontrano i guerrieri-cavalieri di Castaldi e i reperti del Museo; ognuno ha la sua storia da raccontare: i reperti attraverso la trasparenza dei secoli, i cavalieri dentro ad un percorso creativo nella trasparenza della vita interiore. I cavalieri nel Museo del Mare interrogano i reperti, vogliono conoscere la vita e le azioni umane un tempo sottese ai manufatti antichi.

DIALOGO DINAMICO, INTERLOCUZIONE CHE ANNULLA LE DISTANZE

Si instaura in questo modo un dialogo estremamente dinamico, una interlocuzione che annulla le distanze. I cavalieri, stando in mezzo ai reperti, si impadroniscono del loro messaggio storico e, simmetricamente, i reperti riconoscono nei cavalieri i protagonisti di un medesimo viaggio. Le ancore conservate nel Museo rappresentano il segno della condivisione di una storia tra reperti e cavalieri; le ancore come il realizzarsi della comune speranza di approdo dai rischi del mare e della vita. L’incontro tra i reperti del Museo e i cavalieri di Castaldi aiuta a comprendere linguaggi apparentemente diversi, ma, in una dimensione di silenzio e di ascolto, riassumibili entrambi nel grande flusso dell’esistenza.

INFO

Lo stupore dell’attesa. I cavalieri “erranti” di Domenico Castaldi: opere di Domenico Castaldi, esposizione allestita presso il Museo nazionale di Archeologia del Mare, sito in Via Strada Nuova n.80, Caorle (VE); apertura al pubblico fino al 2 marzo 2025; l’accesso è compreso nel prezzo del biglietto d’ingresso al museo; apertura al pubblico: dal venerdì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00; per verificare eventuali altre giornate di apertura festive infrasettimanali è possibile consultare

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drm-ven.museocaorle@cultura.gov.it

www.museiveneto.cultura.gov.it

+39042183149

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