BUSINESS, investimenti. Akka.app sbarca in Italia e Giorgio Chiellini scende in campo assieme a Thomas Rebaud e Nicolas Nati

Nonostante gli investimenti in start up siano stati tra gli asset più profittevoli degli ultimi anni, l'accesso a questo universo è sempre stato riservato a grandi società e reti esclusive dominate da venture capitalist e business angels. Questo a causa dei ticket minimi molto elevati e della necessaria appartenenza a network esclusivi, condizione indispensabile ai fini di un’adeguata conoscenza del settore

a cura di Simona Gelosa – Giorgio Chiellini, leggenda calcistica internazionale e investitore attivo nel settore delle start up, si unisce a Thomas Rebaud (imprenditore seriale francese, fondatore dell’unicorno Meero e partecipe di oltre cinquanta start up in Europa) per lanciare in Italia la piattaforma di investimento Akka.app. L’obiettivo è quello di estendere al grande pubblico la possibilità di investire nelle realtà maggiormente promettenti attualmente presenti nell’ecosistema italiano.

INVESTIRE NELLE START UP

«Ho sempre creduto nel potenziale delle nuove idee e nell’importanza di sostenere gli imprenditori emergenti – afferma al riguardo Chiellini -, con Akka.app vogliamo abbattere le barriere che hanno reso gli investimenti in start up accessibili soltanto a pochi, offrendo a tutti la possibilità di cogliere questa entusiasmante opportunità». Dal canto suo, Thomas Rebaud si dice entusiasta dopo il successo ottenuto in Francia e in Spagna: «Sono entusiasta di portare Akka in Italia insieme a Giorgio, vogliamo democratizzare l’accesso agli investimenti in start up permettendo a chiunque di partecipare a questa rivoluzione imprenditoriale».

NETWORK A PARTECIPAZIONE RISTRETTA

Nonostante gli investimenti in start up siano stati l’asset più profittevole degli ultimi anni (secondo il McKinsey’s Private Markets Annual Review, nel decennio 2010-2020 il rendimento medio annuale per gli investimenti in fondi di venture capital è stato del 23,8%, superando altre classi di attivi come private equity e real estate), l’accesso a questo mondo è sempre stato riservato a grandi società e reti esclusive dominate da venture capitalist e business angels. Ciò è dovuto ai ticket minimi molto elevati e alla necessità di far parte di network esclusivi per conoscere e investire nelle start up.

UN ECOSISTEMA COLLABORATIVO

Ad avviso di Nicolas Nati «l’obiettivo è quello di trasformare Akka nel più grande fondo early-stage in Italia entro ventiquattro mesi: creeremo un ecosistema collaborativo in cui investitori e start up possano crescere insieme, stimolando l’innovazione e la crescita economica del Paese». Il team di Akka mira a rompere le barriere per accedere all’ecosistema, offrendo agli individui la possibilità di investire con loro in start up promettenti a partire da soli mille euro. Il loro club propone diverse membership, con quote annuali che vanno dai mille ai diecimila euro, a seconda di quanto si ritiene di voler investire.

LA COMUNITÀ DI INVESTITORI

Più di una semplice piattaforma di investimento: Akka desidera creare una comunità attorno al tema degli investimenti in start up. Allo specifico riguardo Thomas Rebaud sottolinea che «Akka.app non concerne solamente la crescita finanziaria, ma è un modo per dare potere alle persone e creare una comunità di innovatori e investitori. Con Akka Italia vogliamo ridefinire il panorama degli investimenti in start up nel Paese, invitando tutti a unirsi a noi in questo viaggio verso l’empowerment finanziario e il successo condiviso». Giorgio Chiellini aggiunge inoltre, che «molti investitori non hanno la possibilità di accedere alle start up a causa delle elevate barriere d’ingresso, ma Akka è dunque l’opportunità per partecipare a progetti innovativi, ampliare conoscenze e network e fare investimenti mirati in un settore in crescita».

OPPORTUNITÀ ESCLUSIVE

Opportunità di investimento esclusive: ogni mese Thomas, Nicolas e il team presentano insieme a Giorgio in live streaming start up attentamente selezionate, seguendo un’analisi rigorosa in cui meno dell’1% delle aziende analizzate viene scelto. Vengono proposte ai membri una o due opportunità di investimento al mese in settori quali quelli di nuove tecnologie, moda, marketplace e Ict, assicurando un portafoglio bilanciato. I membri possono decidere autonomamente se investire o attendere la prossima opportunità.

AKKA.APP, PIATTAFORMA PER APPROFONDIMENTI E NETWORKING

Akka.app, la piattaforma per approfondimenti e networking, è rivolta a chi desidera esplorare le opportunità di investimento nelle startup. Oltre a offrire opportunità di investimento ad alto rischio e alto rendimento, Akka.app fornisce una piattaforma per approfondire la comprensione dell’ecosistema startup e una serie di iniziative di networking online e offline con altri membri, top imprenditori e investitori. Per ogni opportunità di investimento, i membri hanno accesso ai pitch deck e ai business plan delle start up, e la possibilità di partecipare a sessioni live con i fondatori, oltre ad altri eventi e opportunità di networking.

CINQUE OPZIONI DI MEMBERSHIP

Akka offre cinque opzioni di membership, con prezzi a partire da mille euro all’anno e limiti annuali di investimento che vanno da diecimila a trecentomila euro. Le membership sono limitate e la data di apertura ufficiale sarà annunciata a breve, comunque è già possibile iscriversi alla lista d’attesa per assicurarsi un posto al lancio. Da imprenditori, per imprenditori: Akka è un movimento nato in Francia meno di due anni fa con il famoso imprenditore seriale Thomas Rebaud e l’investitore Anthony Bourbon, rapidamente affiancati da altri uomini d’affari di successo, come Pedro Buerbaum in Spagna.

DALLA MENTE DELL’IMPRENDITORE SERIALE

Dopo anni di imprenditoria di successo, Giorgio Chiellini si è detto pronto a partecipare a questa nuova avventura in Italia con la sua esperienza e il suo network, aprendo la strada a tutti coloro i quali desiderano investire in start up. Akka Italia punta a democratizzare l’accesso a opportunità ad alto potenziale, promuovendo un ambiente di investimento inclusivo in cui tutti possano prosperare. Thomas Rebaud conclude: «Creeremo un ecosistema nel quale gli investitori potranno accedere a progetti innovativi e le start up rinvenire il supporto di cui hanno bisogno per crescere».

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