A novembre si riaccenderanno i riflettori del MedFilm Festival, evento dedicato al cinema del Mediterraneo, la più longeva manifestazione cinematografica di Roma che quest’anno raggiungerà lo storico traguardo della sua trentesima edizione. Trenta sono infatti gli anni di presenza e programmazione continuativa dell’evento ideato e diretto da Ginella Vocca.
MEDFILM FESTIVAL 2024
Dal 7 al 17 novembre i film e gli eventi del MedFilm animeranno cinema e musei della Capitale, dal concorso cinematografico ai meeting industry, dalle retrospettive storiche ai focus tematici, dagli eventi letterari alle masterclass universitarie agli incontri in carcere con i detenuti, insieme a spazi di riflessione dedicati ai temi cruciali del nostro presente. Ottanta i titoli in programma, in anteprima nazionale, internazionale e assoluta che competeranno nelle diverse categorie. Inoltre, numerosi saranno gli ospiti, mentre cinquanta operatori animeranno la due giorni dei Med Meetings, piattaforma industry del MedFilm Festival in programma oer il 7 e l’8 novembre. Confermate tutte le categorie, ale quali quest’anno, grazie alla collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, si qggiunge il Premio alla Migliore coproduzione euromediterranea nella categoria Concorso ufficiale.
MEDITERRANEA
Tra le prestigiose sedi dove avrà luogo la manifestazione vi ssono il MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo), The Space Cinema Moderno, il Teatro Palladium e la Casa del Cinema. Questa trentesima edizione sarà motivo di celebrazione, ma anche e soprattutto di riflessione sul percorso compiuto dal 1995 a oggi da un festival a cavallo tra due secoli, che ha raccontato gli ultimi tre decenni della storia contemporanea attraverso il cinema e gli audiovisivi. Risulta quindi naturale la proposta di una retrospettiva che parta da quest’anno per concludersi nel 2025 con la XXXI edizione dell’evento, “Mediterranea”, che vedrà la partecipazione di quattro donne, registe, autrici e amiche che sviluppano quotidianamente la loro idea di arte e di vita. Si tratta delle tunisine Kaouther Ben Ania e Layla Bouzid, della siriana Soudade Kaadan e della marocchina Maryam Touzani.
ATTIVITÀ SVOLTE ALL’ESTERO
Gli organizzatori hanno confermato che, grazie alla collaborazione in essere con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione allo sviluppo le attività volte all’estero dal MedFilm Festival proseguiranno con maggiore intensità, portando il meglio del cinema mediterraneo anche oltre i suoi stessi confini geografici, a cominciare da Washington alla fine del prossimo mese di gennaio. Il più alto riconoscimento conferito dal MedFilm Festival, il Premio Koinè, conferito a personalità del mondo dell’arte, della scienza, dell’impresa culturale e dell’associazionismo che si sono distinte per l’impegno al dialogo tra i popoli del Mediterraneo, quest’anno andrà per la prima volta a un regista, Matteo Garrone, «per la capacità di incarnare nei personaggi del suo film, “Io Capitano”, il sogno di una koinè comune». L’opera sarà proiettata in occasione della cerimonia di premiazione il 13 novembre. Tanti i giovani chiamati a svolgere una parte attiva nel festival in qualità di autori, giurati, fruitori di masterclass, insieme agli studenti di cinema italiani e internazionali che con i detenuti delle carceri italiane comporranno la speciale giuria del Concorso cortometraggi.
CREDITI
Il MedFilm Festival si pregia dell’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, del patrocinio e del sostegno delle Rappresentanze in Italia della Commissione e del Parlamento europei, della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri della Cultura, degli Affari esteri, dell’Istruzione e della Giustizia, del Fondo asilo migrazione e integrazione (FAMI), dello Sviluppo economico, della Regione Lazio, del Comune di Roma e di Intesa Sanpaolo quale main sponsor. Supportano inoltre la manifestazione l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (OIM), le sedi diplomatiche di Stati esteri in italia, i ministeri della cultura e gli enti cinematografici di oltre quaranta paesi, centocinquanta scuole di cinema, le Università degli Studi Roma La Sapienza, Roma Tre, Unimed Mediterranean Universities Union. Il progetto è vincitore dell’Avviso pubblico biennale Culture in Movimento 2023-24 di Roma Capitale. MedFilm avrà anche una diffusione online grazie alla collaborazione con MYmovies One, sulla cui piattaforma sarà possibile rivenire una nutrita e significativa selezione dei titoli presenti al festival. Media partner saranno Ansa, Rai Movie, Rai Radio3, Avvenire, Taxi Drivers e B-Hop Magazine.
FILM IN CONCORSO
Il rapporto con il passato individuale e collettivo, la relazione con la memoria e i ricordi, ma anche lo slancio verso il futuro: questi i moti sotterranei che attraversano gli otto film, provenienti da sette paesi diversi, di cui sei in anteprima italiana, del Concorso ufficiale Premio amore e psiche MedFilm Festival 2024. Manifestazione che ancora una volta si trova al centro delle maggiori questioni della contemporaneità, in un momento nel quale nel mondo non sembra esserci spazio per nient’altro se nonper il doloroso presente, il cinema parla del tempo per trasportare nello stesso istante qui e altrove. La selezione è curata da Martina Zigiotti, responsabile del programma di lungometraggi insieme al comitato di selezione composto da Veronica Flora, Paola Cassano, Luigi Coluccio, Massimo Causo, Giuseppe Gariazzo, Paolo Bertolin, Chiara Barbo. Il tempo del conflitto in Bosnia è al centro de “I diari di mio padre” di Ado Hasanović, mentre i ricordi che rischiano di scomparire sono il cuore di Sulla terra leggeri di Sara Fgaier (prossimamente in sala con Istituto Luce Cinecittà), entrambi film italiani ed entrambi con materiale d’archivio.
INDAGINE INTERIORE E SOCIALE
Poi ci sono opere che indagano il concetto di trauma e di maternità: Who Do I Belong To di Maryem Joobeur, in cui nelle remote campagne tunisine una madre affronta il figlio terrorista, e lo spagnolo Salve Maria di Mar Coll, dove una donna, alla nascita del primo figlio, capisce che diventare madre non era quello che voleva. I fantasmi del passato popolano anche Les Fantômes di Jonathan Millet (prossimamente in sala con Maestro Distribution), un thriller al cardiopalma e una grande prova d’attore per un film avvincente su vittime e carnefici del conflitto siriano. A parlare di futuro sono invece due ritratti pieni di umanità: l’iraniano Boomerang di Shahab Fotouhi, sinfonia emotiva che smonta ogni cliché sull’Iran di oggi, e il musicale Everybody Loves Touda di Nabil Ayouch (film di apertura, candidato per il Marocco agli Oscar 2025 e prossimamente al cinema con Maestro Distribution). Quindi il potente e atteso No Other Land, di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor (prossimamente in sala con Wanted Cinema), opera prima di un collettivo israelo-palestinese, Miglior documentario alla Berlinale 2024.
CORTOMETRAGGI
Ed è sempre su questo fil rouge che muoverà anche il Concorso internazionale cortometraggi curato da Alessandro Zoppo. Non dimenticare la lezione della storia, poiché il passato è presente. È quello che traspare dai diciannove cortometraggi della selezione, spazio filmico che continua ad essere un laboratorio di dialogo e una dimostrazione tangibile di quanto il cinema racchiuda quello spirito di innovazione e imprescindibile riflessione sui temi più urgenti e attuali di oggi. Intravedono e immaginano il futuro le riflessioni sull’identità di Aïda non plus, Phoebe e Good Luck, Sara!, gli intrecci tra privato e pubblico di An Orange from Jaffa, Après le soleil e Valerija, la messinscena di malesseri, solitudini e turbamenti di Things That My Best Friend Lost. Rifuggono l’allarmismo e le sentenze già scritte del catastrofismo le trasformazioni urbane ed umane raccontate da lavori beffardi come Bad for a Moment e Canary in a Coal Mine e opere dolenti quali Mango, Bye Bye Benz Benz e On the Way. L’adolescenza e la post-adolescenza sono svelate da The Form nelle forme del desiderio e dei tabù, nelle molestie e negli abusi da Mentor e Amplified, nei traumi personali e collettivi da Smell of Fresh Paint. Traumi storici e transgenerazionali che devono divenire generativi, da una parte all’altra dei confini nel caso di Garan, nelle famiglie e dentro tutte quelle persone che sono state lasciate indietro, nella Tunisia di oggi di Ceux qui rêvent, come nella Spagna di ieri de La idea de una isla.
ATLANTE
Atlante è la speciale sezione fuori concorso che accoglie opere di ogni formato realizzate da autori affermati e registi esordienti, uno spazio libero di indagine sull’orizzonte dentro il quale tutti siamo immersi, che oggi guarda inevitabilmente alla Palestina. A essa vengono dedicati i due film di Rashid Masharawi: Passing Dreams è l’on the road del dodicenne Sami, alla ricerca del suo piccione perduto; From Ground Zero è un lavoro collettivo e urgente che arriva da Gaza, composto da ventidue cortometraggi, candidato palestinese agli Oscar nel 2025. Ad affrontare ulteriori sfide dell’oggi sono le altre due oepre della sezione: Breath di Ilaria Congiu (anteprima mondiale al MedFilm Festival 2024), che narra dei percorsi di uomini e donne che vivono di pesca tra l’Italia, il Senegal e la Tunisia e il tunisino Aïcha di Mehdi M. Barsaoui, tra il thriller politico e il racconto di emancipazione femminile, prossimamente in sala con I Wonder. A chiudere la selezione di lungometraggi due eventi speciali dedicati a maestri del cinema italiano: Io Capitano, di Matteo Garrone, il Premio Koiné di questa edizione, e Il manoscritto del Principe, di Roberto Andò, nella versione restaurata dal CSC, con il suo regista protagonista di una Masterclass all’Università La Sapienza.
BALCANI, NORD AFRICA E AFGHANISTAN
Non possono mancare i cortometraggi nella cartografia di Atlante. Quest’anno la bussola punta sui Balcani (The Man Who Could Not Remain Silent, di Nebojša Slijepčević, è una pagina di Storia da non dimenticare), l’Algeria rurale di The House is on Fire, Might as Well Get Warm di Mouloud Aït Liotna e il Marocco sospeso tra cultura occidentale e tradizione maghrebina di Never Stop Shouting di Abdellah Taïa. Tre anche gli eventi speciali rientra il documentario Faghan: Figlie dell’Afghanistan, di Emanuela Zuccalà, dove «faghan» in lingua dari è un gemito, un pianto di dolore; il titolo è tratto da un verso di Figlia dell’Afghanistan, opera della poetessa Nadia Anjuman (1980-2005), picchiata a morte dal marito che non tollerava la sua indipendenza di donna e di intellettuale affermata. In collaborazione con WWF è l’evento Cetacei giganti fragili, concepito allo scopo di sensibilizzare riguardo alla loro tutela e sulla valorizzazione degli habitat marino costieri per mezzo dei documentari Giganti dimenticati, di Lorenzo Colantoni e Operazione capodoglio: la storia di Gea, di Emanuele Quartarone. MedFilm infine festeggerà i trent’anni avviando una nuova collaborazione con il Cabriolet Film Festival, primo festival cinematografico all’aperto del suo genere in Libano. Dal programma del CFF arrivano il toccante documentario Kaab el-Day’a di George Abi Ramia e Sarah Abboud e l’irresistibile commedia grottesca Sisters of the Rotation dei fratelli Michel e Gaby Zarazir.
PERLE
Per il trentesimo anno del MedFilm, nella sezione “Perle”, dedicata al cinema italiano, verrà reso omaggio a una coppia di registi molto amati: Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Proposti il loro ultimo film, Vittoria, e i loro due precedenti, Butterfly e Californie: tra realtà e finzione. Tra Torre Annunziata e il mondo, una immersione nell’umanità della campionessa olimpica Irma Testa, dell’aspirante pugile Jamila e della titolare del salone di bellezza Jasmine. Pieno di umanità è anche Il complottista, il lungometraggio d’esordio di Valerio Ferrara, che con intelligenza e ironia smonta tutti i nostri pregiudizi. Di toni diversi ma eguale audacia autoriale, si presenta Basileia, di Isabella Torre, che invece conduce nelle atmosfere sensuali, notturne e magiche dell’Aspromonte. A chiudere idealmente la selezione dei lungometraggi è Antonietta De Lillo, una delle registe più importanti del cinema italiano di oggi, con L’occhio della gallina, autoritratto libero, coraggioso e creativo, anche lei protagonista di una masterclass alla RUFA. Immancabili infine i cortometraggi, oggetti filmici imprevedibili che sfuggono alle sale e alle piattaforme di streaming sempre più incapaci di finanziarli e promuoverli. I sei corti della selezione quest’anno celebreranno la vita e la voglia di vivere «a pieno». Sei piccoli coming of age che in bilico tra realtà e finzione segnano un’esistenza, dalle cime prominenti della Valle d’Aosta di Api di Luca Ciriello alla Palermo ad altezza di bambino di Nascondino di Danny Biancardi e Virginia Nardelli, attraversando l’assolata Sardegna di Sparare alle angurie di Antonio Donato, le borgate della Roma di fine anni Sessanta di Billi il cowboy, di Fede Gianni, le campagne lombarde appena fuori dai centri cittadini di Non piangere di Niccolò Corti e il magico Carso triestino di L’uccello imbroglione di Davide Salucci. Paesaggi dell’anima vissuti tra estati di passioni e inverni dell’odio.
MEDITERRANEA
Mediterranea è la sezione che nasce con l’intento di restituire attraverso celebrate opere del recente passato e gemme del presente l’intreccio di voci vibranti e libere del variegato panorama cinematografico del Grande Mare. Sette sguardi inconfondibili e familiari, sette autrici che tra lunghi e corti hanno lasciato una traccia indelebile del loro percorso di cineaste nelle edizioni passate del MedFilm: Kaouther Ben Hania, Leyla Bouzid, Maha Haj, Soudade Kaadan, Nesrine Lotfy El-Zayat, Dania Reymond-Boughenou, Maryam Touzani. È l’incontro di due anime Adam (2019) della marocchina Maryam Touzani, pas de deux di due donne in fuga nella Medina di Casablanca, e nell’accoglienza reciproca che riescono a darsi si riscoprono l’una nell’altra (Premio alla Carriera MedFilm Festival 2022 per l’attrice Lubna Azabal). Con The Day I Lost My Shadow (2018) la regista siriana Soudade Kaadan firma il suo folgorante esordio portando sul grande schermo l’odissea intima e materiale di una madre nella Siria del 2012, dramma esistenziale e quotidiano dei civili di fronte all’assurdità della guerra. Attraverso il linguaggio personale del documentario e del racconto di formazione la pluripremiata regista tunisina Kaouther Ben Hania rivela i movimenti di cambiamento nella vita di una famiglia e l’inizio di un processo di crescita dagli echi universali in Zaineb Odia la Neve (2016). L’opera seconda della regista e figlia d’arte tunisina Leyla Bouzid, Una storia d’amore e di desiderio (20121), è un viaggio alla scoperta di un giovane uomo alle prese con la pienezza di un sentimento d’amore e della potenza rivelatrice dell’arte.
STORIE PERSONALI E COLLETTIVE
Tre i cortometraggi in visione, tre storie personali e allo stesso tempo collettive: già vincitrice nel 2016 del Premio espressione artistica con Le jardin d’essai, la regista algerina Dania Reymond porta Sans les mots, una delicata e profonda ode visiva alla memoria, dove i materiali d’archivio diventano chiavi di accesso ai silenzi del passato e del presente. È di nuovo al MedFilm la regista egiziana Nesrine Lotfy El Zayat con No Air to Breathe (2024), storia di una donna egiziana sulla cinquantina che sta lottando per la sua indipendenza, cercando di superare le difficoltà che ha affrontato con gli uomini della sua vita. Chiude la sezione la regista e sceneggiatrice palestinese Maha Haj con Upshot (2024), recentemente premiato a Locarno, dove l’irrompere di uno sconosciuto nella routine quotidiana di una coppia palestinese svelerà il dramma che si cela dietro un’apparente normalità.
VOCI DAL CARCERE
Progetto Methexis. Voci dal carcere è la storica sezione che il MedFilm Festival realizza in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia (DAP), curata da Veronica Flora. Nove i cortometraggi presenti nella prima parte della sezione prevista per sabato 9 novembre alle ore 17:00. Storie personali, memorie e proiezioni creative degli abitanti della Casa circondariale di Velletri (Il giardino delle delizie di Simone Spampinato, Sogni di Giulio Maroncelli), della Comunità Educativa Oikos di Bologna (Cara JDL di Lucia Magnifico), della Casa circondariale di Rieti (Chiedi di me all’acqua di Massimo Montaldi), della Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (RicorDanze di Salvo Presti e Emanuele Torre), della Terza Casa circondariale di Roma Rebibbia (Entrare fuori Uscire dentro a cura di Enzo Aronica), della Casa circondariale di Terni (Vie di fuga di Michela Carobelli), della Casa di reclusione di Palermo Ucciardone (Siamo a’mmare di Alessio Genovese), della Casa Circondariale di Secondigliano (Ofarja di Ahmed Ben Nessib). Nella seconda parte della sezione, martedì 12 novembre alle 18:00, il regista e storico collaboratore del MedFilm Gianfranco Pannone ci accompagnerà alla scoperta della Compagnia della Fortezza, fondata dal regista Armando Punzo, e del lavoro di ricerca artistica portato avanti nel carcere di Volterra, in Toscana (Qui è altrove), per passare a un progetto realizzato a partire dall’incontro tra la Casa di reclusione Opera di Milano e l’ufficio inclusività dell’Università Bocconi (Near Light di Niccolò Salvato) per entrare infine nei pensieri e nei ricordi dei detenuti della Casa Circondariale Vasto (Kairos di Francesco Lovino).
SGUARDI DAL FUTURO
Progetto Methexis. È la sezione curata da Giulia de Luca Gabrielli che raccoglie i lavori di diploma dei 13 studenti membri della giuria Methexis, provenienti dalle scuole di cinema italiane e internazionali, per scoprire insieme i talenti di domani: Yonatan Workneh Ayallew, Addis Ababa University, Etiopia; Wissam Bentikouk, La Fémis, École nationale supérieure des métiers de l’image et du son, Francia; Bezawit Fekadu Bogale, Addis Ababa University, Etiopia; Anas Bouzammour, ISMAC, Marocco; Nicolò Folin, CSC Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia; Alessandra Kalka, Libera Università del Cinema, Italia; Barbara Di Roma, Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, Italia; Ana Logar, UNG University of Nova Gorica, Slovenia; Marine Auclair March, ESCAC Escola Superior de Cinema i Audiovisuals de Catalunya, Spagna; Shrijan Pandey, Northwestern University, Qatar; Eleni Parone, AUTH Aristotle University of Thessaloniki, Grecia; Omar Rezgui, ISAMM Institut Supérieur des Arts Multimédia de la Manouba, Tunisia; Lizi Tabagari, RUFA Rome University of Fine Arts, Italia.
PROGETTO METHEXIS
Il Progetto Methexis prevede inoltre la costituzione di una Giuria mista e molto speciale composta dai tredici studenti internazionali presenti al festival e dai detenuti provenienti dai quattro Istituti di Roma Rebibbia, supportati nella visione dalle aree educative e dalle scuole che operano negli Istituti di pena (Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Casa Circondariale Nuovo Complesso Roma Rebibbia, III Casa Circondariale Roma Rebibbia). Come ogni anno la Giuria dei detenuti visionerà i cortometraggi della sezione ufficiale del MedFilm Festival e ne discuterà insieme ai 13 studenti delle Scuole di cinema dei Paesi del Mediterraneo presenti a Roma ospiti del Festival. La riunione plenaria si svolgerà presso la Terza Casa nella mattinata di martedì 12 novembre per l’assegnazione dei riconoscimenti Premio Methexis per il Miglior cortometraggio e il Premio Cervantes Roma al cortometraggio più innovativo. La finalità del progetto è nell’offrire, alle detenute e ai detenuti, una connessione tra il mondo dentro il carcere e quello esterno, ma anche l’opportunità per gli studenti di cinema di confrontarsi con il tema della pena e del desiderio di rinnovarsi attraverso lo studio, il lavoro, la creatività artistica.
MEDMEETINGS VIII EDIZIONE
I MedMeetings 2024 curati da Paolo Bertolin riflettono una visione che desidera condurre l’industria cinematografica italiana verso una posizione centrale nell’ambito delle collaborazioni produttive nell’area euro-mediterranea. Si tratta di uno sforzo ispirato da un assetto istituzionale favorevole, atto a facilitare la collaborazione tra produttori e referenti esteri desiderosi di lavorare in Italia. In questo scenario, la proposta di MedPitching riveste una rilevanza centrale, con una curatissima selezione di sei progetti di alto livello, MedPitching propone ai professionisti italiani l’opportunità di incontrare a Roma registi e produttori al fine di avviare fruttuose sinergie. Il Premio MedPitching, che riconosce il progetto maggiormente promettente, è votato dai professionisti in sala e ha una dotazione di mille euro. Qualora il progetto premiato divenga coproduzione italiana, ulteriori mille euro andranno al referente italiano allo scopo di facilitare il partenariato. Sono sei anche i lavori nella selezione MedWIPs. Si tratta di film di finzione e documentari che necessitano di sostegno verso il completamento della post-produzione. Sulla base dei materiali presentati nella sessione dedicata e di un incontro individuale con i rappresentanti dei WIPs, la giuria composta da tre esperti (Esmeralda Calabria, Gaia Furrer e Stefan Ivančić) assegna il Premio OIM di 10.000 euro e il Premio Stadion Video pari a 3.500 euro per la realizzazione di un DCP. Tutte le attività previste dal programma dei MedMeetings si svolgeranno giovedì 7 e venerdì 8 novembre presso la Casa del Cinema di Roma, in Largo Marcello Mastroianni, 1.
GIURIE E PREMI
Giuria Concorso ufficiale Premio amore e psiche, composta da Michela Cescon, attrice e regista; Piera Detassis, Accademia del Cinema Italiano; Viola Prestieri, produttrice; Ludovica Rampoldi, sceneggiatrice; Desideria Rayner, montatrice; sarà chiamata a valutare gli otto film in concorso e assegnare i seguenti Premi: Premio Amore e Psiche (2.000 euro), Premio speciale della Giuria (1.000 euro), Premio espressione artistica. Inoltre, in collaborazione con Cineclub Internazionale Distribuzione, il film più premiato dal pubblico verrà distribuito nelle sale cinematografiche.
Giuria Premio Valentina Pedicini per la Migliore opera prima e seconda (in palio 1000 euro), che concerne le opere presenti nel Concorso Ufficiale ed è composta da: Gianluigi Attorre, produttore; Rä di Martino, regista; Massimo Gaudioso, sceneggiatore.
Giuria Concorso Internazionale Cortometraggi, Premi Methexis e Cervantes, composta da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei Paesi mediterranei, e da un gruppo di detenuti degli istituti di pena del Progetto Methexis. La Giuria del Concorso Methexis conferirà i seguenti premi: Premio Methexis (1.000 euro), Premio Cervantes Roma al cortometraggio più creativo.
I giurati delle scuole di cinema partecipanti al Progetto Methexis 2024 sono: Yonatan Workneh Ayallew, Addis Abeba University – Allé School of Fine Arts & Design (Etiopia), Wissam Bentikouk, La Fémis (Francia), Bezawit Fekadu Bogale, Addis Abeba University – Allé School of Fine Arts & Design (Etiopia), Anas Bouzammour, ISMAC (Marocco), Nicolò Folin, CSC (Italia), Alessandra Kalka, Libera Università del Cinema (Italia), Barbara Di Roma, Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi (Italia), Ana Logar, University of Nova Gorica (Slovenia), Marine Auclair March, Escac (Spagna), Shrijan Pandey, Northwestern University (Qatar), Eleni Parone, Auth (Grecia), Omar Rezgui, ISAMM (Tunisia), Lizi Tabagari, RUFA (Italia).
Gli istituti di pena partecipanti sono: Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Casa Circondariale Nuovo Complesso Roma Rebibbia, III Casa Circondariale Roma Rebibbia.
La Giuria MedFilm Works in Progress, OIM Prize e Stadion Video Prize, è composta da Esmeralda Calabria, montatrice; Gaia Furrer, direttrice artistica Giornate degli Autori; Stefan Ivančić, produttore e regista. Essa assegnerà i seguenti premi: OIM Prize al Miglior Progetto (10.000 euro); La realizzazione di un DCP con sottotitoli in inglese offerto da Stadion Video al secondo Miglior Progetto per un valore di 3.500 euro.
Giuria Miglior Coproduzione Euromediterranea, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e il MedFilm Festival, assegnerà il Premio alla Migliore coproduzione euro mediterranea nella categoria Concorso ufficiale dal valore di 2.000 euro. La Giuria è formata da Donatella Finocchiaro, attrice; Massimo Pronio, responsabile comunicazione della Commissione europea rappresentanza in Italia; Pilar Saavedra, produttrice.
Giuria WWF MedFilm Award. Il MedFilm Festival collabora con il WWF per promuovere i temi della difesa dell’ambiente. Per l’edizione 2024 il WWF MedFilm Award si avvale di un premio di 1.000 euro che verrà conferito al film capace di raccontare in controluce e con una narrativa originale ed efficace, il sempre più interconnesso legame tra le condizioni dell’ambiente e la vita delle comunità e dei singoli abitanti che popolano l’area Mediterranea. I giurati del WWF Medfilm Award sono Paolo Di Paolo, scrittore; Matteo Grandese, direttore creativo; Catherine McGilvray, regista.
Premio Diritti Umani Amnesty International. Per il sesto anno consecutivo Amnesty International Italia conferirà il Premio Diritti Umani al miglior lungometraggio tra tutte le opere proposte dal festival. Il premio è volto a sostenere e diffondere il tema del rispetto dei diritti umani anche attraverso il linguaggio del cinema.
Giuria Piuculture. Una giuria speciale realizzata da Piuculture, il giornale dell’intercultura a Roma, online dal 2010, che racconta gli stranieri che vivono, studiano e lavorano nella città. I giurati sono Huseein Al-Lami, Fatou Sokhna, Feride Fem Dizdar, Setareh Ali Doost Dafsari, Youssef Ramadan Said, Nicol Sofia Cacho Stefan.
Giurie Universitarie. Gli studenti universitari formano due giurie parallele ed autonome a quelle ufficiali, una per ciascun Concorso (Lungometraggi e Cortometraggi), presiedute da Antonietta De Lillo (regista e produttrice) e Valerio Ferrara (regista), con l’intento di rintracciare le opere che, con maggiore lucidità e compiutezza, avranno saputo comunicare i temi proposti dal festival. Gli atenei partecipanti sono: Dipartimento ISO Istituto italiano di Studi Orientali Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Filosofia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma La Sapienza Macroarea di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società, Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Università degli Studi Roma Tre Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT UNIMED (Unione delle Università del Mediterraneo) Università Luiss Business School – Writing School for Cinema and Television, Major – Master in Media and Entertainment John Cabot University
EVENTI SPECIALI
Masters of Cinema (le masterclass del MedFilm Festival) Le masterclass sono a cura di Veronica Flora. La Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Filosofia – Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo – CREA – Nuovo Teatro Ateneo) ospita l’evento promosso nell’ambito dei corsi di “Forme e modelli del cinema italiano” e “Media Aesthetics”: Masters of Cinema con Roberto Andò, che si terrà mercoledì 13 novembre, dalle ore 16:00 alle ore 18:00 presso il Nuovo Teatro Ateneo di Roma, dove il regista palermitano incontrerà gli studenti sul tema Forme e generi della narrazione cinematografica. Introduzione a cura di Roberto De Gaetano, docente di Forme e modelli del cinema italiano, interventi di Dario Cecchi, professore di Estetica, Mario Sesti, critico cinematografico e regista. Modererà l’incontro Gianfranco Pannone, coordinerà Veronica Flora.
RUFA Accademia Belle Arti Roma ospiterà l’evento Masters of Cinema con Antonietta de Lillo, giovedì 14 novembre ore dalle ore 11:00 alle ore 13:00 presso la sede RUFA di Via Giuseppe Libetta, 7 e Roma. La regista napoletana incontrerà gli studenti di cinematografia sul tema Creatività e reale nella messa in scena cinematografica. Interverrà Alain Parroni (regista, docente RUFA Cinematografia); modererà l’incontro Gianfranco Pannone e lo coordinerà Veronica Flora.
Il Dipartimento degli Studi Orientali ISO Sapienza Università di Roma ospiterà l’evento Masters of Cinema con Rashid Masharawi, sabato 16 novembre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 presso l’Aula T03 del Dipartimento ISO di Roma. Il regista palestinese sarà in dialogo con i docenti del Dipartimento di Studi orientali ISO, Sapienza, Laura Guazzone (Storia contemporanea del mondo arabo), Francesco Zappa (Islamistica) e Rossana Tufaro, Post-doc (Storia contemporanea del mondo arabo); interverrà Aldo Nicosia (ricercatore di lingua, cultura e cinema arabo); coordinerà l’incontro Veronica Flora.
Letture dal Mediterraneo. Letture dal Mediterraneo è la sezione del MedFilm Festival dedicata alla produzione letteraria più recente, a cura di Luigi Coluccio, è spazio franco per le autrici e degli autori che scrivono, occhio e penna, rivolti verso il Grande Mare. Giunta alla decima edizione, la costola editoriale del MedFilm propone quest’anno Arianna Arisi Rota con Pace (il Mulino), Antonella Cilento con La babilonese (Bompiani), Valentina D’Urbano con Figlia del temporale (Mondadori), Stefano Liberti con Tropico Mediterraneo (Laterza), Aldo Nicosia con Bidayàt (Progedit editore), Lucia Capuzzi, Viviana Daloiso e Antonella Mariani con Donne per la pace (Vita e pensiero). A questi nomi è stato deciso di affiancare altrettante personalità del mondo del giornalismo, dell’editoria e della cultura per intessere un dialogo proprio a partire da quei titoli: rispettivamente, Annalisa Camilli, Sandra Petrignani, Giulia Ciarapica, Giacomo Zandonini, Elena Rosselli, Elena Pasquini e Arianna Briganti.
Archivio MedFilm Festival. Spazio reale e virtuale di incontro e dialogo tra la memoria del cinema contemporaneo dei Paesi del Mediterraneo allargato e le nuove generazioni, l’Archivio MedFilm Festival è ospitato presso la mediateca della Biblioteca Diso del Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali ISO, Università La Sapienza di Roma. L’archivio è realizzato nell’ambito del progetto Terza Missione del Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali ISO, Voci e immagini dal dialogo interculturale nel Mediterraneo, in collaborazione con il MedFilm Festival.
INFO
MedFilm Festival Roma 2024
Via delle Alpi 30, Roma
+390685354814