La visita ufficiale del presidente Emmanuel Macron, che nell’occasione è accompagnato dalla moglie Brigitte, è giunto nella capitale marocchina per una visita della durata di tre giorni. Nella folta delegazione al seguito dell’inquilino dell’Eliseo vi sono nove ministri, tra i quali quelli dell’Interno, dell’Economia e dell’Istruzione e Cultura nazionali; inoltre, manager di grandi imprese quali Engie, Alstom e TotalEnergies. Il mondo culturale franco-marocchino viene rappresentato anche da personalità come Tahar Benjelloun e Djamel Debbouze. Nei colloqui a Palazzo reale verranno firmati di accordi in materia di energia, acqua, istruzione e sicurezza. Jean-Noël Barrot, ministro francese della Transizione digitale, ha al riguardo dichiarato che «obiettivo è quello di ricostruire il rapporto e guardare al futuro alzando l’asticella in molti settori».
VERTICE BILATERALE A RABAT
A seguito di diversi rinvii, questa visita, inizialmente prevista per l’inizio del 2020, ha finalmente avuto luogo. Macron ha scelto di rafforzare le relazioni con il Marocco, paese in cui la Francia rinviene importanti interessi di natura economica. Il presidente francese lo scorso luglio aveva espresso sostegno alla soluzione per il Sahara occidentale «nel quadro della sovranità marocchina», un messaggio che riaffermerà domani durante un discorso che terrà al Parlamento. Tra gli auspici di Rabat vi è quello che questo riavvicinamento si traduca in investimenti in settori chiave quali la pesca e le energie rinnovabili, inoltre sono previsti contratti nel settore della Difesa, inclusi quelli relativi alla cessione degli elicotteri Airbus Caracal alle forze armate marocchine.
A ROMA LOLLOBRIGIDA INCONTRA EL BOUARI
Intanto, in Italia riguardo alla valenza strategica del Regno nordafricano si è espresso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha dichiarato come esso sia «un partner d’elezione data la profondità delle relazioni bilaterali tra Roma e Rabat». Egli lo ha fatto a seguito dell’incontro con il suo omologo marocchino Ahmed El Bouari, che ha avuto luogo a margine della XII Riunione ministeriale del Centro internazionale di alti studi agronomici del Mediterraneo (CIHEAM).
AGRICOLTURA, ACQUA E IMMIGRAZIONE
Il titolare del Dicastero di Via XX Settembre ha inoltre sottolineato i legami storici intercorrenti con la comunità marocchina residente in Italia, «una diaspora dinamica e integrata che contribuisce attivamente allo sviluppo e alla diversità economica dell’Italia. Lollobrigida ha infine sottolineato come questo partenariato sia di crescente importanza in un momento nel quale l’Africa sta lavorando per incrementare l’autosufficienza alimentare e il valore aggiunto della sua produzione agricola. A venire sollevata anche la questione cruciale relativa alla gestione delle risorse idriche, una sfida centrale per l’intera regione mediterranea, che affronta siccità ricorrenti e una crescente scarsità di risorse idriche.