ARGENTINA, economia. Peso sempre più fuori gioco: a La Rioja ora si paga in «chacos»

In questa provincia gli scambi commerciali avvengono ormai in «chachos», valuta stampata soltanto a La Rioja e utilizzata ini sostituzione di quella avente corso legale nell’intero paese, il peso. Si tratta di uno degli effetti dei tagli ai fondi pubblici apportati dal presidente ultraliberista Javier Milei

La situazione viene puntualmente illustrata da Stefano Nazzi in un articolo pubblicato lo scorso 17 ottobre da “Il Post”, https://www.ilpost.it/2024/10/17/rioja-argentina-moneta-chacho/ Si tratta di una provincia argentina situata nella parte occidentale del paese ai piedi delle Sierras Velasco e al confine con il Cile, dista 1.167  chilometri dalla capitale Buenos Aires e 430 da Córdoba, la sua popolazione è di 384.000 abitanti.

POVERTÀ SPINGE E RIMEDI EMERGENZIALI

Le politiche economiche del presidente argentino Javier Milei, improntate a una visione ultraliberista, hanno condotto negli ultimi mesi il Paese sudamericano ad alcuni lievi miglioramenti dei propri dati macroeconomici, tuttavia anche a una contestuale ulteriore riduzione della moneta circolante disponibile dalla popolazione per gli scambi commerciali, dunque anche per l’acquisto dei beni di prima necessità. L’aumento della povertà è palmare e, al fine di porre un minimo rimedio alla crisi in atto, il governatore della provincia di La Rioja, Ricardo Quintela, in via emergenziale ha stabilito l’emissione di una moneta stampata localmente, appunto il chacho.

IL GOVERNATORE PERONISTA INTRODUCE LA MONETA PARALLELA

Afferma Stefano Nazzi nel suo articolo per “Il Post”, che è dal mese di agosto che i chachos circolano nella provincia, distribuiti ai dipendenti pubblici nella forma bonus allo scopo di contrastare la crisi economica e l’incremento del tasso di inflazione, oltreché al fine di corrispondere parte delle retribuzioni al personale. Artefice dell’iniziativa è stato il governatore Quintela, esponente della sinistra peronista indicato come «populista», che ha emesso questa moneta parallela anche come forma di protesta politica a seguito delle politiche ultraliberiste di Milei, che a partire dall’inizio di quest’anno hanno comportato tagli in bilancio dei fondi destinati alle province.

EFFETTI DEI TAGLI DI MILEI

La Rioja è nota per essere una provincia particolarmente povera, con una economia caratterizzata dalla produzione di noci e di olive: e dove il salario medio mensili è di circa 200 euro, mentre il tasso di povertà è addirittura al 66% e per questa sua arretratezza era beneficiaria di un ammontare di fondi pubblici maggiore rispetto alle atre province del Paese, fatta eccezione per l’area urbanizzata di Buenos Aires. Si trattava di una iniezione di risorse vitali, poiché costituivano il 90% di un bilancio locale che copriva le spese di un apparato pubblico che annovera alle sue dipendenze i due terzi della popolazione lavorativa attiva. Scarsi, inoltre, sono gli impianti industriali de La Rioja, strutture che, al pari delle miniere e di alcune aziende vinicole e di allevamenti, sono di proprietà pubblica provinciale.

VALORE DEL CHACO AL CAMBIO

La denominazione della nuova valuta posta in circolazione dalla giunta del governatore Quintela si rifà ad Angel Vicente «Chacho» Peñaloza, comandante militare che si oppose alle forze inviate dalla capitale nel corso delle guerre civili combattute nell’Ottocento. Un chacho ha il valore di un peso e le banconote sono di diversi tagli, da mille a cinquantamila pesos; a scadenza mensile la Provincia ne versa a una parte importante della popolazione locale nella misura l’equivalente a quaranta euro, considerato che al cambio ufficiale mille pesos corrispondono a circa un euro.

RECESSIONE ECONOMICA E INFLAZIONE

Negozi, distributori ed esercizi commerciali non sono obbligati ad accettarli, tuttavia, il governo locale li ha fortemente invitati a farlo e molti hanno aderito anche per rivitalizzare le proprie attività imprenditoriali, poiché la diffusa povertà, unitamente alla recessione economica, avevano abbattuto la domanda. Si tratta di una misura economica il cui ricorso viene previsto (dunque non escluso) nel dettato costituzionale argentino, tuttavia, non è chiaro in quale modo la Provincia de La Rioja intenderà ripagare questo suo ulteriore indebitamento.

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