EGITTO, economia. L’aumento dei prezzi dei carburanti inciderà su inflazione e consumi

Il potere di acquisto dei consumatori era già messo a dura prova da una inflazione il cui tasso registra da tempo dinamiche incrementali, che si riflettono nelle forme di aumenti dei prezzi e delle tariffe, come quella delle metropolitane nei principali centri urbani del Paese, oltre a comportare svalutazioni della valuta locale, la lira sterlina, rispetto a quelle estere. Il governo del Cairo ha motivato pubblicamente questa sua decisione con la necessità di ridurre il divario tra i prezzi di vendita dei prodotti petroliferi e i loro elevati costi di produzione e importazione

Annunciato nel Paese un aumento del prezzo del carburante dal 10% al 17%, un provvedimento che rischierà di incidere sui costi (e di risulta sui prezzi praticati sul mercato) di beni e servizi. Il governo del Cairo ha motivato pubblicamente questa sua decisione con la necessità di ridurre il divario tra i prezzi di vendita dei prodotti petroliferi e i loro elevati costi di produzione e importazione.

PREZZI ELEVATI, MONETA SVALUTATA E INFLAZIONE

In Egitto il potere di acquisto dei consumatori viene già messo a dura prova da una inflazione il cui tasso registra da tempo dinamiche incrementali, che si riflettono nelle forme di aumenti dei prezzi e delle tariffe, come quella delle metropolitane nei principali centri urbani del Paese, oltre a comportare svalutazioni della valuta locale, la lira sterlina, rispetto a quelle estere. Con l’entrata in vigore delle nuove tariffe il prezzo alla pompa di un litro di gasolio, carburante comunemente utilizzato per i trasporti pubblici nel caotico traffico delle metropoli egiziane, aumenterà da 11,5 lire (pari a 0,23 dollari Usa) a 13,50 (0,25 dollari), mentre  quello della benzina a 92 ottani salirà dagli attuali 13,75 lire (0,28 dollari) a 15,25 (0,31 dollari).

ESCALATION DI AUMENTI DEI PREZZI

L’ultimo aumento dei prezzi dei carburanti risale allo scorso 25 luglio, mentre un precedente ritocco incrementale dei prezzi alla pompa aveva avuto luogo in marzo, quando il governo aveva dovuto fare i conti con i maggiori costi di importazione delle materie prime energetiche derivanti dal deprezzamento della valuta locale e dall’aumento complessivo dei prezzi dei carburanti sul mercato mondiale, causato in particolare dalla critica situazione venutasi a determinare nel Mar Rosso.

IL PIANO DI SALVATAGGIO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

In precedenza, il Cairo aveva raggiunto un accordo con il Fondo monetario internazionale i cui termini hanno comportato oltre il raddoppio dello sforzo profuso allo scopo di mantenersi in linea con il proprio piano di salvataggio, elevandolo alla cifra di otto miliardi di dollari. Alla luce di questo fondamentale aspetto, gli aumenti dei prezzi vengono quindi considerati necessari al fine di soddisfare le condizioni imposte dal Fondo monetario internazionale a fronte di  ulteriori aiuti erogati al Paese.

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