DIFESA, lessons learned e strategie. Droni: la NATO impara dal conflitto in Ucraina

Ridotti gruppi di militari dell’US Army in forza a unità basate in Europa si staanno recando regolarmente in Ucraina allo scopo di raccogliere informazioni e pareri ricavati dalle esperienze maturate sul campo di battaglia dalle forze armate di Kiev. Lo ha riferito il generale Darryl Williams, comandante di US Centcom nel corso di un incontro con la stampa che ha avuto luogo a Washington, le cui dichiarazioni sono state riprese da Sam Skove nel suo articolo pubblicato in seguito da “Defense One” il 16 ottobre 2024, https://www.defenseone.com/threats/2024/10/europe-based-units-are-learning-ukraine-officers-say/400327/?oref=defense_one_breaking_nl&utm_source=Sailthru&utm_medium=email&utm_campaign=Defense%20One%20Breaking%20News:%2010/16%20sam&utm_term=newsletter_d1_alert. Le attenzioni dei team di osservatori posti agli ordini del tenente generale Curtis Buzzard (ufficiale da agosto responsabile del coordinamento degli aiuti all’Ucraina e in precedenza al vertice del Maneuver Center of Excellence, centro dottrinale dell’esercito statunitense) verrebbero rivolte in modo particolare sui sistemi a pilotaggio remoto (droni) e sul loro impiego a livello tattico e operativo nel quadro delle comunicazioni con il livello strategico. Gli osservatori si limiterebbero a lavorare all’interno dell’Ambasciata statunitense a Kiev, senza dunque fornire consulenze al governo ucraino. Allo specifico riguardo, va rilevato come le forze armate americane abbiano anche adattato le proprie strutture addestrative in Germania, a Grafenwöhr, allo scopo di riprodurre nella maniera più fedele alla realtà l’ambiente tattico dove agiscono le unità militari ucraine che che vi si recano ai fini della loro formazione.

 

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