USA, elezioni presidenziali 2024. Negli Stati del “Muro Blu”, Trump insegue il voto degli operai sindacalizzati

Il partito democratico perde consensi nella classe operaia

Michigan, Wisconsin e Pennsylvania sono gli Stati del cosiddetto “muro blu” democratico che a sorpresa Trump riuscì a vincere per una manciata di voti a Hillary Clinton nelle presidenziali del 2016.In quegli stessi Stati, Hillary Clinton poteva contare sul consenso degli elettori sindacalizzati, il 14 per cento della forza lavoro, che invece difettano a Kamala Harris nella corsa che si concluderà il prossimo 5 novembre. Secondo sondaggi aggregati dalla CNN, otto anni fa Clinton aveva 12 punti di vantaggio su Trump tra gli elettori sindacalizzati. In questo segmento elettorale Biden nel 2020 ha fatto molto meglio con un vantaggio di 16 punti su Trump.

I DEM IN DIFFICOLTA’ CON I SINDACATI

Ciò ha consentito a Biden di vincere, seppure di misura, in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania che anche in questa corsa alla Casa Bianca sono tre dei sette Stati che decideranno anche queste presidenziali. Tra gli elettori sindacalizzati Kamala Harris vede oggi questo vantaggio ridotto a solo 9 punti e ciò rende la sua corsa in salita. Soprattutto negli “swing state” in cui i sondaggi la collocano alla pari o in esiguo vantaggio su Trump. Un sondaggio condotto tra gli iscritti dei Teamsters, il sindacato degli autotrasportatori che fu di Jimmy Hoffa, ha rilevato che il 58 percento di loro sostiene Trump, mentre solo il 31 percento ha detto di sostenere la Harris.

TRUMP INSEGUE LA CLASSE OPERAIA

Ciò ha costretto i vertici dei Teamsters e del sindacato dei fireman a negare l’appoggio a Kamala Harris nella corsa Casa Bianca come era stato con Biden nel 2020, Clinton nel 2016 e l’ex presidente Obama nel 2012 e nel 2008. Oggi il partito repubblicano è più “vicino” ai lavoratori e alla classe operaia di quanto non sia mai stato prima. A questo blocco sociale Trump sta rivolgendo appelli con l’intenzione di intaccare uno dei principali bacini democratici. Questo è il blocco socio-economico che il prossimo novembre potrebbe far breccia nel “muro blu” degli Stati dei grandi laghi, facendo superare a Trump i 270 voti elettorali ipotecando la sua vittoria anche nel voto popolare.

Condividi: