LAVORO, sicurezza. Lavori Pubblici, Mazzetti (FI): «Bene controlli ma solo se migliorativi, formazione non è costo ma cambio culturale liberale»

Roma, 10 ottobre 2024 – «La patente a credito per i cantieri edili era già contenuta nel Testo unico della sicurezza sul lavoro, purtroppo non gli è stata data attuazione e, solo dopo il crollo del cantiere in Via Mariti a Firenze, il ministro del Lavoro, insieme alla maggioranza, sulla scorta dell’indignazione e dell’emozione, ha deciso di dargli applicazione con D.L. 19/2024, con una serie di parametri già noti». Lo ha illustrato, nel corso del suo intervento a un convegno, organizzato da Finco all’interno del Saie, la parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti, responsabile nazionale Dipartimento lavori pubblici del suo partito. «Sicuramente – ha ella aggiunto –, questa non è la risposta a tutte le morti in cantiere, dove non esiste il rischio zero; comunque, rappresenta un’opportunità per gli operatori di mitigare il rischio e, soprattutto, per rimettere al centro del dibattito la sicurezza nei cantieri, anch’essa da valutare con logiche liberali e garantiste. Fermo che le norme ci sono e anche troppe e che è giunto il momento che urbanistica, edilizia e ovviamente sicurezza trovino spazio nel testo unico delle costruzioni che sto studiando. Quanto ai controlli sono utili ma devono essere migliorativi e non più solo sanzionatori e punitivi; devono svolgersi in tutte le fasi del cantiere, così da intervenire immediatamente ove necessario e non devono essere meramente documentali ma tecnici ed effettivi con un direttore operativo di cantiere che verifichi tutti i requisiti in tempo reale. Voglio porre anche il tema alla qualificazione: è necessario introdurre l’abilitazione allo svolgimento delle costruzioni per chiunque entri in cantiere. Anche il coordinatore della sicurezza deve essere rivisto, è una figura non solo burocratica per riempire una casella del capitolato ma professionale, che stia in cantiere dall’apertura alla chiusura giornaliera, in modo da coordinare e controllare tutte le lavorazioni, con la giusta retribuzione. Anche la formazione è fondamentale ma non deve essere una tantum ma almeno trimestrale e per tutti i soggetti, in modo tecnico-scientifico, con l’istituzione di un sistema di crediti premiante. Tutto questo può essere visto come un costo ma sono certa che è il contrario: è indispensabile per salvare delle vite, lavorare meglio e realizzare opere migliori. Credo che tutti noi siamo consapevoli che sia passato il tempo in cui bastava avere un foglio o un certificato, solo sulla carta, senza tener conto dell’opera stessa, che necessita di competenze e conoscenze sempre più operative ma anche tecnologiche sempre più utili; infatti, anche l’intelligenza artificiale non necessita di ulteriori certificazioni ma di menti capaci di guidarla. La digitalizzazione è determinante anche in questo settore ma deve essere alla portata di tutti, grandi e micro imprese, peculiarità del nostro paese, con semplicità e nuove aggregazioni coordinate».

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