CULTURA, fiabe e territorio. Abruzzo, Fucino: un lago da favola

Nel pomeriggio dello scorso 2 ottobre presso Palazzo Firenze a Roma, sede della Società Dante Alighieri, ha avuto luogo la presentazione del libro di Cesira Sinibaldi e Giovanna Chiarilli

Immaginate una persona che oggi, nel 2024, risieda nel quartiere Casal Bertone, al Tiburtino, a Roma. Zona divenuta ormai semi-periferia oggetto di parziale nuova gentrificazione. Ebbene, questa persona, qualora dovesse mettersi alla guida della propria automobile, nelle ore di punta impiegherebbe più tempo a raggiungere Viale Marconi piuttosto che la città dell’Aquila. Il traffico caotico e asfissiante della Capitale, si dirà: certamente sì, ma anche qualcosa d’altro.

«LA PATATA PASTA GIALLA»

Quello stesso automobilista, giunto ormai all’autunno della propria vita, poiché nato più di sessant’anni fa, quel quartiere romano un tempo di frontiera e circondato da due vaste baraccopoli abitate da meridionali che sarebbero in seguito state sanate dalla Giunta Petroselli, ricorda con nitidezza quando da Via di Portonaccio si diramava soltanto la stretta e tortuosa Via Galla Placidia in direzione della Tiburtina, e inoltre, in direzione della Prenestina, la Via dell’omonoma Stazione, tristemente nota per la Shoah, perché ci caricarono sui treni gli ebrei poi deportati nei campi di sterminio. Quindi niente altro. Solo campi incolti, baracche e qualche casa fino alla borgata (un tempo detta governatoriale) del Tiburtino Terzo. Quel giovane uomo un giorno assistette a un evento importante, verificatosi vicino casa sua: l’inaugurazione dell’autostrada per l’Abruzzo, un’arteria che sì, avrebbe incrementato (povero lui) il volume di traffico in Via di Portonaccio, ma avrebbe anche cambiato in meglio le esistenze di molti, a cominciare da quegli abruzzesi delle zone più povere e arretrate.

 «LA PATATA PASTA GIALLA»

Era il tempo di Remo Gaspari, lo «zio» democristiano che aveva grandissima influenza su quella parte di Abruzzo, artefice politico di quella importante infrastruttura che avrebbe contribuito notevolmente al progresso della regione, in particolare della Valle del Fucino, che attraversava. Il giovane residente a Casal Bertone vide quindi rarefarsi i transiti di quei vecchi autocarri stracarichi di sacchi pieni di tuberi, e dagli altoparlanti che gracchiavano voci metalliche pubblicizzanti la «patata pasta gialla di Avezzano», delle quali quei venditori ambulanti motorizzati invitavano le massaie a «fateve la provista…». Anche questo è un Abruzzo raccontato dal Dio Fucino attraverso le affabulatorie fiabe del volume “Un lago da favola”, scritto da Cesira Sinibaldi e Giovanna Chiarilli ed edito per i tipi di Carsa Edizioni, la cui presentazione ha avuto luogo a Roma nel pomeriggio dello scorso 2 ottobre presso Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri.

PASSIONE PER UNA TERRA

Un lago da favola è dedicato alla storia, ai miti e alle leggende che aleggiano da sempre sul Fucino, quello che secondo Strabone era «un mare trasportato sui monti», infatti, ad avviso di Lino Guanciale, che ha prefato il volume di fiabe scritto dalle due autrici abruzzesi, intende suscitare nel lettore «un sano desiderio di scoperta e avventura. Attraverso le parole e le immagini, si viene condotti in un viaggio indimenticabile che riesce a far apprezzare ancora di più la bellezza e la magia di questo luogo unico al mondo». Un racconto articolato in diverse favole che parte da molto lontano, duemila anni fa, per giungere all’epoca dei Torlonia e della loro colossale opera idraulica di prosciugamento. È la storia dei Marsi e della Marsica ripercorsa in modo originale e con una particolare attenzione ai più giovani da un gruppo di autrici animate dall’amore per l’Abruzzo e per la lingua italiana.

STORIA E LEGGENDE TRAMANDATE DAI CLASSICI

Esse, per raccontare la storia di un lago e di un popolo (i Marsi, che hanno dato il nome alla Marsica) si sono ispirate ai testi classici, citando oltre a Strabone anche Plinio il Vecchio, che descrisse un pesce mostruoso che abitava queste acque; Tacito che con dovizia di particolari ci ha tramandato la naumachia, definita il più grande spettacolo dell’antichità: una battaglia particolarmente cruenta tanto da tingere di rosso il lago; e poi ancora Virgilio che cita il marso Umbrone nell’Eneide, fino ad Alexandre Dumas. Tra le suggestive illustrazioni di Daniela Molisso, accanto alla storia legata al passato, viene descritta la trasformazione del Fucino in un mare di verde che oggi accoglie altre eccellenze: dai Cunicoli Claudio, prima testimonianza del prosciugamento, fino al Telespazio, il più importante centro di trasmissione satellitare al mondo.

CESIRA SINIBALDI E GIOVANNA CHIARILLI

Cesira Sinibaldi ha iniziato a pubblicare nel 1982. Con la prefazione di Luca Canali, ha pubblicato i racconti “Il taxi giallo” (Grafitype). Ha collaborato al romanzo “Colomba” di Dacia Maraini. Ha curato la rubrica Cultura e “Penne Vagabonde” per il giornale Articolo Nove. Nel 2000 ha partecipato al Congresso Internazionale di Linguistica (AAIS) a New York. Nel 2022 ha pubblicato il romanzo “Chissà dov’era casa mia” (Daimon Edizioni).

Giovanna Chiarilli. Giornalista, autrice Rai, editor, nel 2021 ha pubblicato “C’era una volta un re…” (Giraldi Editore) da cui è stata tratta l’omonima commedia teatrale. Ha collaborato alla fiction “Butta la luna” (Rai Uno) e al cartoon “Adrian”, ideato da Adriano Celentano con supervisore Vincenzo Cerami (Canale 5).

A670 – CULTURA, FIABE E TERRITORIO: ABRUZZO, FUCINO, UN LAGO DA FAVOLA. Nel pomeriggio del 2 ottobre 2024 presso Palazzo Firenze a Roma, sede della Società Dante Alighieri, ha avuto luogo la presentazione del libro di Cesira Sinibaldi e Giovanna Chiarilli “Un lago da favola: il Fucino tra magie, serpenti, fantasmi, dei e pietre parlanti”, volume edito per i tipi di Carsa Edizioni.
Un lago da favola è dedicato alla storia, ai miti e alle leggende che aleggiano da sempre sul Fucino, quello che secondo Strabone era «un mare trasportato sui monti», infatti, ad avviso di Lino Guanciale, che ha prefato il volume di fiabe scritto dalle due autrici abruzzesi, intende suscitare nel lettore «un sano desiderio di scoperta e avventura. Attraverso le parole e le immagini, si viene condotti in un viaggio indimenticabile che riesce a far apprezzare ancora di più la bellezza e la magia di questo luogo unico al mondo». Un racconto articolato in diverse fiabe che parte da molto lontano, da duemila anni fa, per giungere all’epoca dei Torlonia e della loro colossale opera idraulica di prosciugamento. È la storia dei Marsi e della Marsica ripercorsa in modo originale e con una particolare attenzione ai più giovani da un gruppo di autrici animate dall’amore per l’Abruzzo e per la lingua italiana.
Alla conferenza di presentazione del volume sono intervenuti LUCIANO GHELFI (giornalista, quirinalista del TG2 Rai; moderatore del dibattito), ALESSANDRO MASI (segretario generale della Società Dante Alighieri), FLAVIA DE SANCTIS (ideatrice del progetto e responsabile dell’AIA dei Musei di Avezzano), CESIRA SINIBALDI (co-autrice del volume), PINO AMMENDOLA (attore, lettore di un passo del volume), GIOVANNA CHIARILLI (co-autrice del volume), MICHELE FINA (senatore della Repubblica) e LINO GUANCIALE (autore del testo introduttivo; intervento in modalità da remoto); è inoltre intervenuto Francesco Ruggeri, il cui contributo non è incluso nella registrazione audio.
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