GIUSTIZIA, carcere e detenzione. Roma: al via l’organizzazione della seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina a Rebibbia

La seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina a Rebibbia sarà un momento fondamentale per riflettere sulle misure da adottare per migliorare le condizioni di vita all'interno delle carceri e per creare un collegamento tra le istituzioni capitoline e questa parte di città

Roma, 25 settembre 2024 – Ha preso avvio quest’oggi in Campidoglio la macchina organizzativa che in occasione del Giubileo consentirà l’effettuazione della seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina all’interno del carcere di Rebibbia.

AL VIA L’ORGANIZZAZIONE

Alla riunione di stamani hanno preso parte la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, la consigliera capitolina Cristina Michetelli, la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale Valentina Calderone, oltreché rappresentanti degli Uffici comunali competenti per materia con riferimento allo specifico evento. Nelle prossime settimane la Conferenza dei capigruppo stabilirà la data della convocazione.

UNA SEDUTA A REBIBBIA

«Abbiamo avviato i preparativi per una seduta dell’Assemblea capitolina all’interno del carcere di Rebibbia. E’ un segnale forte e chiaro di attenzione verso una realtà che richiede massima sensibilità da parte delle istituzioni. Si terrà durante il Giubileo 2025 e rappresenterà un’occasione preziosa per porre al centro dell’agenda politica le problematiche urgenti delle nostre carceri e per riaffermare il nostro impegno a tutela della dignità e dei diritti umani», ha dichiarato al riguardo la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli.

CONDIZIONI DI VITA NELLE CARCERI

«La seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina a Rebibbia sarà un momento fondamentale per riflettere sulle misure da adottare per migliorare le condizioni di vita all’interno delle carceri e per creare un collegamento tra le istituzioni capitoline e questa parte di città. Il reinserimento sociale è un tema cruciale. Il nostro compito è quello di creare le condizioni per fornire servizi e supporti anche alle persone private della libertà personale e dare una vera seconda possibilità per chi ha scontato la propria pena», ha dal canto suo sottolineato Cristina Michetelli, consigliera all’Assemblea capitolina.

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