LIBANO, guerra. Attacco israeliano a Hezbollah: Washington incrementa la propria presenza militare nella regione

Gli Stati Uniti d’America stanno incrementando la loro presenza nella regione teatro del conflitto in atto in parallelo all’intensificarsi della guerra tra Israele ed Hezbollah in Libano. Al riguardo, il presidente statunitense Joe Biden ha reso noto di essersi attivato allo scopo di cercare di ridurre il livello di tensione nella regione, questo mentre contestualmente un funzionario del Pentagono ammoniva che il Medio Oriente si trova ora «in una situazione pericolosa, tuttavia l’allargamento del conflitto non va dato per scontato». Il portavoce del Pentagono, Maggiore Generale Pat Ryder, non ha fornito dettagli riguardo all’entità e alla natura delle forze aggiuntive inviate da Washington nell’area, né il loro mandato. Va rilevato che gli Stati Uniti d’America schierano attualmente nella regione un dispositivo militare che consta di 40.000 uomini. «Alla luce dell’aumento della tensione in Medio Oriente e per estrema cautela stiamo inviando un piccolo numero di personale militare statunitense aggiuntivo allo scopo di incrementare le nostre forze già presenti nella regione. Ma, per ragioni di sicurezza operativa non commenterò e né fornirò dettagli al riguardo», ha dichiarato Ryder. Intanto, la portaerei della US Navy USS Truman è tornata a incrociare assieme al suo gruppo navale da combattimento nelle acque del Mar Mediterraneo, mentre un’altra nave portaerei, la USS Abraham Lincoln, al momento si trova nel Golfo di Oman.

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