Kamala Harris ha vinto il dibattito televisivo, ma questo fatto non sembra averla rilanciata nella corsa alla Casa Bianca. La candidata dem ha dimostrato una maggiore empatia con il pubblico rispetto a Donald Trump, ma non è riuscita a convincere gli indecisi. La riprova è nei sette swing state dove la vittoria dei collegi elettorati è appesa a pochi voti. In Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Carolina del nord, Georgia, Nevada e Arizona, la buona performance della Harris in tv non ha spostato molto le intenzioni di voto.
TRUMP È NOTO A TUTTI, LA HARRIS NO
I sondaggi effettuati prima del dibattito televisivo suggerivano che gli elettori erano molto più interessati a informazioni aggiuntive su Harris che su Trump, che ormai è una figura familiare, i cui difetti sono ormai noti. E il dibattito televisivo non ne ha forniti. Gli elettori non hanno appreso nulla di nuovo su Trump, ma non hanno scoperto molto di più su Harris che si è limitata a sostenere di rappresentare un cambiamento generazionale nella leadership, essendo decisamente più giovane dell’avversario.
IN TELEVISIONE SI SONO RIVOLTI AI PROPRI ELETTORI
Entrambi si sono rivolti al loro elettorato. Eccitare la base democratica e demonizzare l’avversario repubblicano con la complicità dei “moderatori” della rete ABC, ha consentito alla Harris di vincere la serata e ottenere titoli positivi sui media il giorno dopo. L’elettorato democrats aveva ancora il ricordo della débâcle subita da Biden davanti alle telecamere nel precedente dibattito e aveva meno aspettative per il proprio candidato, motivo per cui la performance della Harris è risultata amplificata.
HARRIS IN DIFFICOLTA’ IN ALCUNI SEGMENTI ELETTORALI
L’esiguo vantaggio nel voto popolare obbliga la Harris a recuperare in diversi segmenti socio-economici che potrebbero fare la differenza nella conquista dei 270 voti elettorali. Soprattutto nei sette stati che “ballano” in cui ce ne sono in palio ben 93. Tra gli elettori della classe operaia la Harris è dietro a Trump di 17 punti, un passivo identico a quello di Biden prima che si ritirasse e molto peggiore del deficit di Biden tra questi stessi elettori nel 2020, che era appena di soli 4 punti.
LA SPINTA DEI MEDIA POTREBBE ESSERE UN BOOMERANG
Rispetto alle presidenziali del 2020, Trump sembra aver migliorato il rapporto con l’elettorato latinos e fatto breccia tra i giovani della «generazione Z», ma soprattutto nell’elettorato di colore dove marca un 19 per cento di consensi, una delle punte di più alte mai segnate dai repubblicani. Nelle settimane successive al ritiro di Biden, i media si sono spesi nell’adulare Kamala Harris, tuttavia essere in vantaggio solo di uno o due punti nei sondaggi nazionali non appare un gran segnale e questo parteggiare così vistoso potrebbe rivelarsi un boomerang.