ENERGIA, Libia. Haftar blocca produzione ed export di petrolio dall’Est: schizzano in alto i prezzi

Il governo di Khalifa Haftar, che controlla la parte orientale della Libia, zona del paese nordafricano nel cui sottosuolo si trovano la maggior parte delle risorse petrolifere, ha annunciato il blocco della produzione e delle esportazioni di greggio. Si tratta di una decisione assunta in risposta al tentativo del Governo di unità nazionale con sede a Tripoli (riconosciuto a livello internazionale) di sostituire il governatore della banca centrale, personalità che gestisce i proventi generati dalla commercializzazione delle materie prime energetiche. Il Consiglio presidenziale di Tripoli aveva infatti annunciato la sostituzione di al-Siddiq al-Kabir e del board dell’istituto di credito centrale libico, ma questi aveva richiesto che la decisione venisse assunta in comune tra l’Alto consiglio di Stato di Tripoli e la Camera dei Rappresentanti di Bengasi. Il Consiglio presidenziale ha però comunque nominato il vice governatore Abdul Fattah Abdel Ghaffar governatore ad interim della Banca centrale, che si occuperà di tutti i compiti e degli accordi finanziari fino a una nuova disposizione. A questo punto la decisione di Haftar e dei suoi, che ha provocato un’ impennata dei prezzi sui mercati, con il brente che a Londra è stato scambiato da 79 a 81 dollari al barile.

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