ARTE, estate ed eventi. Estate Tizianesca 2024: Venezia incontra il Cadore

Fino al 3 settembre in Cadore, Comelico, Cortina d’Ampezzo, Vittorio Veneto, Belluno e Feltre; dal 23 al 25 agosto 2024 attivo il laboratorio di teatro e performance al Forte di Monte Ricco di Pieve di Cadore con Mattia Berto

L’Estate Tizianesca continua a  riempire le giornate montane di arte e cultura, per una riappropriazione del territorio, delle sue memorie ed eredità e per vivere l’incanto del paesaggio dolomitico in modo nuovo; e mentre in calendario vi sono altri incontri con storici dell’arte e studiosi di Tiziano, dell’arte veneta e rinascimentale (Gabriele Carniel, Bernard Aikema, Francesco Di Mauro, Sylvia Ferino Pagden) ecco che a Pieve di Cadore (Belluno) ci si appresta a vivere tre giorni di grande esperienza teatrale partecipata, che coinvolgerà abitanti e turisti.

VENEZIA INCONTRA IL CADORE

“Venezia incontra il Cadore”, dal 23 al 25 agosto sarà un innovativo laboratorio teatrale con performance finale del collettivo “Teatro di Cittadinanza” creato da Mattia Berto che mira a consolidare il legame storico e artistico tra Venezia e il Cadore. Un’iniziativa che da anni sviluppa relazioni con comunità e luoghi anche al di fuori della Serenissima e che questa volta si svolgerà presso il Forte di Monte Ricco di Pieve di Cadore nel quadro dell’Estate Tizianesca, la rassegna promossa dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore con la collaborazione della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore e del Comune di Pieve di Cadore, oltreché del fondamentale sostegno della Camera di Commercio di Treviso e Belluno/Dolomiti e di numerosi altri partner.

LABORATORIO TEATRALE GRATUITO

L’attività laboratoriale e la performance concepita in questa occasione non solo punta a risvegliare il patrimonio culturale del Cadore, ma anche a creare un ponte tra le radici storiche e le nuove generazioni. Si inserisce nel progetto biennale RI.C.A.MO (Rigenerazione culturale e artistica di Monte Ricco), sostenuto dalla Fondazione CariVerona e ideato dalla Fondazione presieduta da Maria Giovanna Coletti e dell’arch. Antonio De Rossi, direttore dell’istituto di Architettura alpina del Politecnico di Torino. Mattia Berto è un attore, regista, direttore artistico e formatore teatrale. Laureato in tecniche artistiche e dello spettacolo, presso l’università Ca’ Foscari di Venezia è stato direttore artistico  della stagione di teatro ragazzi al Teatro Dario Fo di Camponogara e per dieci stagioni del Teatrino Groggia a Venezia.

MATTEO BERTO

Quest’ultimo ha rappresentato, sul territorio, un’esperienza di rigenerazione culturale e sociale unica nel suo genere. Negli ultimi anni ha teorizzato il suo teatro di cittadinanza, che grazie alla sinergia con il Teatro Stabile del Veneto e altre istituzioni cittadine e del territorio, ha animato i luoghi della città. Cittadini di tutte le età e di tutti i vissuti sono i suoi attori in un’idea di inclusione totale e condivisa. Le sue performance stanno girando l’Italia, dalle isole alle carceri, dalla strada alle boutique delle eccellenze, raccontando attraverso il teatro le città e chi le vive.

LE DATE

Il laboratorio, gratuito e aperto a venticinque partecipanti dell’età dai diciotto anni in su (possono partecipare anche i bambini purché accompagnati) avrà luogo nelle seguenti date: venerdì 23 agosto dalle ore 10:00 alle ore 18:00; sabato 24 agosto dalle ore 10:00 alle ore 19:00; domenica 25 agosto dalle ore 10:00 alle ore 13:00. Per prendere parte al laboratorio è necessario iscriversi inviando una mail contenente nome, cognome e numero di telefono a veneziacadore@tizianovecellio.it, oppure contattare l’organizzazione mediante l’utenza telefonica +390435501674. Il gran finale è previsto per domenica 25 agosto dalle ore 12:00 alle ore 13:00, con un’esperienza collettiva itinerante immersa nella suggestiva scenografia del Monte Ricco, dove abitanti di varie generazioni, associazioni locali e turisti vivranno un momento condiviso che, attraverso il teatro, racconterà dei luoghi e delle persone che li vivono.

TIZIANO: UN LADRO; IL TESTIMONE

Martedì 20 agosto ore 18:00, Gabriele Carniel: Tiziano, un ladro, il testimone. Cronaca di un furto a lieto fine; Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore. La storia del furto e del recupero del quadro della Madonna con Bambino tra i Santi Tiziano e Andrea di Tiziano conservato nella chiesa arcidiaconale di Pieve di Cadore raccontata da uno dei testimoni della vicenda a lieto fine. Gabriele Carniel, all’epoca segretario comunale del Comune, ha avuto un ruolo nel recupero del quadronarrerà la storia, in parte sconosciuta. Il suo racconto partirà da alcune tracce materiali: un foglio con inumeri telefonici degli enti e dei protagonisti; un mandato  per un totale di tre milioni di lire per “rimborso spese” e un paio di fotografie.

IL CASO GIORGIONE

Mercoledì 21 agosto ore 18:00, Bernard Aikema: Il caso Giorgione; Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore. Bernard Aikema presenterà il volume recentemente pubblicato dal titolo; “Il caso Giorgione”, edito da Libri Scheiwiller. Giorgione, artista emblematico quanto enigmatico della cui vita si sa poco o nulla, è in realtà un’invenzione seicentesca, il risultato di un vero e proprio complotto per creare e lanciare il «marchio Giorgione», messo in atto negli anni in cui il traffico di opere d’arte a Venezia aveva raggiunto la sua massima espansione. Ripercorrendo le fonti in un’analisi precisa e cogente, Bernard Aikema sfata il mito del pittore di Castelfranco, dimostrando con logica inoppugnabile, come la sua figura sia il risultato di una mirata e concertata operazione di marketing, per poi ricostruire accuratamente l’attività dei pittori del «gruppo Giorgione», espressione di un nuovo e dinamico rapporto interattivo fra opera d’arte e pubblico. Un volume ampiamente documentato e fortemente innovativo  che si legge come un romanzo, o meglio come un autentico giallo,  firmato da uno dei massimi storici dell’arte viventi.

GRAFICA VENEZIANA NEL ‘400 E ‘500

Venerdì 23 agosto 2024 ore 18:00, Francesco Di Mauro: Paesaggi in bianco e nero. Natura e civiltà nella grafica veneziana del Cinquecento; Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore. La componente paesaggistica non sempre viene adeguatamente messa in risalto per quel che concerne l’analisi dell’arte veneziana a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento. La cosa non è da ricondurre solamente ad una presunta mancanza da parte della moderna critica, ma anche ad una serie di ragioni storico-sociali che hanno portato in primis ad un progressivo attestarsi del «paesaggio veneto» come concetto culturale, e in secundis ad un’evoluzione della pratica artistica che a tal proposito ancora non è del tutto indagata. Parallelamente alla pocanzi citata evoluzione in ambito artistico, si riscontra la presenza di un maggior numero di testimonianze su stampa che riportano temi legati al paesaggio, trovando nell’attività grafica di Tiziano Vecellio l’apice espressivo in tal senso. L’intervento propone di delineare i tratti distintivi del concetto di paesaggio nella società veneziana tra Quattrocento e Cinquecento, ponendo le basi per indagare le principali testimonianze grafiche inerenti, con un focus particolare sull’attività del Cadorino.

I «SELFIE» DI SOFONISBA

Martedì 3 settembre alle ore 18:00: Sylvia Ferino Pagden, I selfie di Sofonisba Anguissola (e di altre donne pittrici); presso il Museo Civico di Palazzo Fulcis a Belluno. Oggi numerosi autoritratti di Sofonisba Anguissola (1532/35 -1625) vengono considerati tra le opere più significative di tutta la sua produzione. Il suo volto diventa così una sineddoche dell’intero suo lavoro, in quanto identificazione della sua vita con la sua produzione artistica. Come prima donna pittrice in Italia, poteva contare su pochi modelli e, pertanto, i suoi autoritratti giocano un ruolo particolare rispetto alle concezioni e ai pregiudizi dell’epoca sulla creatività femminile, diffusi già a partire dalle biografie di Giorgio Vasari. Una riflessione sulla cultura odierna dei selfie, in cui si attribuisce anche alle donne una particolare creatività, potrebbe offrire inedite prospettive di lettura.

centrostudi@tizianovecellio.it

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