a cura di Simona Gelosa, Ufficio Stampa ExportUSA – «La prospettiva di espansione oltreoceano – afferma Lucio Miranda, presidente di ExportUSA, società che segue l’avvio e lo sviluppo della presenza italiana negli States – permane salda e promettente perché i programmi di investimento avviati dall’amministrazione Biden continueranno per diversi anni, sostenendo così la domanda aggregata negli Stati Uniti. Siamo fiduciosi che la Federal Reserve saprà gestire al meglio le dinamiche macroeconomiche: in questo momento i mercati stanno metabolizzando e costruendo i due scenari».
SCENARI ECONOMICI AMERICANI
Secondo ExportUSA il programma di Trump, che include misure come l’aumento dei dazi, il controllo severo dell’immigrazione e il taglio delle tasse, potrebbe provocare (qualora venisse eletto a un secondo mandato alla Casa Bianca) un incremento dei tassi di interesse poiché si tratta di azioni interpretate come altamente inflattive. “Bisognerà comunque vedere con che grado di estensione verrebbero implementate – precisa Miranda -, per questo motivo Powell non si è ancora pronunciato e sta solo analizzando la situazione. Indipendentemente da chi sarà il presidente, consigliamo alle imprese italiane di identificare il loro vero interlocutore: gli stati, le contee e le organizzazioni per lo sviluppo economico».
MADE IN ITALY: GLI INTERLOCUTORI DELLE IMPRESE
Queste entità sono, da sempre, in competizione tra loro per attrarre nuovi investimenti e offrire opportunità vantaggiose per stabilire nuove attività economiche (siano esse di natura produttiva o commerciale) e creare nuovi posti di lavoro all’interno del proprio territorio. Crediti per la ricerca e l’innovazione, abbattimento della sales tax, abbattimento dei contributi previdenziali, crediti d’imposta, eliminazione della property tax, cash grant e land grant sono solo alcune delle agevolazioni previste e variano da stato a stato.