CULTURA, volumi. Atlante dell’Arte Contemporanea 2024

Nel pomeriggio del 15 maggio scorso presso il Teatro Libreria Giunti Odeon di Firenze ha avuto luogo la presentazione dell’opera editoriale, si tratta della storica pubblicazione edita per i tipi di Giunti fin dal punto di riferimento per gli esperti e gli appassionati del settore

Il più antico annuario dell’arte italiana si compone di circa novecento pagine nelle quali si tratta di arte, storia e tradizione. Alla conferenza di presentazione che ha avuto recentemente luogo a Firenze fiorentina hanno preso parte Claudio Pescio (direttore della Divisione Arte di Giunti editore), Daniele Radini Tedeschi (direttore della collana editoriale Atlante dell’Arte Contemporanea e storico curatore di diversi padiglioni nazionali alla Biennale di Venezia Arte), Marta Lock (critica d’arte e referente della Commissione curatori internazionali) e Ariadne Caccavale (critica d’arte e membro del comitato di redazione del volume).

ATLANTE DELL’ARTE CONTEMPORANEA 2024

L’Atlante dell’Arte Contemporanea assurge ormai a strumento di consultazione per collezionisti, galleristi, istituzioni culturali e appassionati del mondo artistico, trattando quel periodo che va dal 1950 fino a oggi. Diverse sono state le case editrici che il volume ha acquisito nel tempo, così come numerosi gli storici e critici d’arte che hanno presieduto la sua realizzazione, quella di un progetto, il più longevo tra tutti gli annuari esistenti, che vanta ben ottantuno anni di storia alle spalle, giungendo a De Agostini nel 1994. L’Atlante, che in un tempo meno recente si chiamava Arte Contemporanea Italiana, è sempre rimasto la bussola di orientamento necessaria a censire e catalogare l’arte nostrana sulla scena globalizzata internazionale. Tanti gli artisti trattati, di tutte e venti le regioni italiane, con uno sguardo distaccato anche all’arte internazionale e alle nuove tendenze. La copertina, quest’anno, è stata dedicata a Violet, scultura del Maestro Angelo Accardi, inedito interprete dello stile Pop Surrealism. Il lavoro, pur essendo un omaggio alla collezione di statuaria ellenica vuole celebrare la bellezza muliebre contemporanea, che annovera donne di colore, finalmente libere dal pregiudizio sociale.

SPAZIO AI «COSTRUTTORI»

E poi l’arte del passato che vive in ogni pagina, impreziosita da una grafica sobria e ricercata, dove il colore galleggia tra memorie, ricordi e studi d’atelier. Un’arte fatta di «costruttori» che insegna quanto sia importante ancora la manualità, il passato, la tradizione; «un’arte dell’Infinito che stimola il raccoglimento e la commozione più profonda», per dirla con le parole della curatrice Stefania Pieralice, la quale sottolinea come l’artista ante litteram possa acquisire oggi, a pieno titolo, il ruolo di «riformatore di Verità». Diverse le sezioni del volume, partendo da una prima parte di taglio più internazionale con artisti storicizzati si giunge agli speciali. E poi ancora tutta la sezione riguardante il mercato, tra nuovi trend, quotazioni e risultati d’asta, per giungere al corpus centrale della pubblicazione in cui trova spazio la catalogazione degli artisti. «Attento ai gusti del mercato e al contempo capace di guidare i collezionisti alla vera storia dell’arte contemporanea» questo è lo scopo, o piuttosto la missione, dichiarata dal direttore editoriale della collana Daniele Radini Tedeschi a fronte dei numerosi artisti trattati.

IL PIÙ LONGEVO ANNUARIO D’ARTE 1940-2023

Tra questi si segnalano, citandone soltanto alcuni, autori del calibro di Giorgio De Chirico, Domenico Gnoli, Emilio Vedova, Giacomo Balla, Paolo Scheggi, Alberto Burri, Carol Rama, Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giorgio Morandi, Marino Marini, Afro, Agostino Bonalumi, Massimo Campigli, Mimmo Paladino, Rudolf Stingel, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Maurizio Cattelan ed Ettore Spalletti. Il volume è stato quindi presentato il 25 maggio in occasione della giornata di studi dedicata ai progetti editoriali italiani che si è svolta a New York presso la Bonnie J. Sacerdote lecture Hall del Metropolitan Museum of Art. Arte italiana contemporanea fu la prima edizione di un annuario, risalente al lontano 1940, il più antico periodico illustrato specializzato sul mercato artistico. Oggi, con il nome di Atlante dell’Arte Contemporanea e una nuova veste grafica, la pubblicazione risulta leader nel settore, punto di riferimento privilegiato per galleristi, collezionisti e amatori che sanno apprezzare un’arte di qualità.

UNA FIGURA MITOLOGICA

La sua lunga storia, ottantatré anni, ha fatto sì che nelle recenti edizioni la pubblicazione uscisse con il nome di Atlante, a voler richiamare quella figura mitologica in grado qui di sostenere l’arte che conta un migliaio di schedari sugli artisti e altrettanti indirizzari di studi professionali e 1.600 risultati d’asta, catalogati con accuratezza dalla redazione. Il gemellaggio culturale con gli Stati Uniti d’America e la relativa presentazione del volume, nel 2024, al Metropolitan Museum of Art di New York conferma un passaggio unico e irripetibile nella storia dell’editoria e dell’arte moderna, motivo per cui il progetto è stato ritenuto dal Senato della Repubblica uno strumento di propagazione della cultura italiana nel mondo. Il 9 febbraio 2023 si è tenuto su iniziativa del vicepresidente del Senato, nella sala Capitolare, il convegno dal titolo “1940-2023 più di ottant’anni di storia dell’Atlante dell’Arte Contemporanea” finalizzato a porre l’attenzione sull’importanza, per l’arte nostrana, della longeva pubblicazione, vanto dell’identità artistica nazionale.

L’ANNUARIO AL PADIGLIONE DEL LIBRO DELLA BIENNALE DI VENEZIA

La Biennale di Venezia rimane la più importante manifestazione d’arte in Italia e tra le più significative nel mondo. L’Atlante dell’Arte Contemporanea è presente presso il Padiglione del Libro della Biennale di Venezia. La struttura, progettata da J.Stirlig e inaugurata nel 1991, è situata di lato rispetto l’asse nord-sud di accesso ai Giardini. Il Padiglione del Libro è uno spazio che accoglie, in esposizione, le più autorevoli pubblicazioni di tutto il mondo che possano presentare un legame con le varie edizioni della Biennale di Venezia Arte.

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