AUTOMOTIVE, situazione e scenari futuri. Presentato a Roma il XXIII Rapporto Aniasa: il mercato è in ripresa, ma ha «i piedi d’argilla».

L’approfondita ricerca (della quale insidertrend.it da ampiamente conto ai suoi fruitori, registrazione A648) è stata condotta assieme a Bain & Company. Da essa emerge la propensione all’acquisto di vetture cinesi, questo a fronte di un’anomala «transizione green», poiché se crollano le immatricolazioni dei diesel non cala però la media delle emissioni di CO₂, che anzi risulta aumentata. Le motorizzazioni alternative all’endotermico restano sostanzialmente «al palo», full electric incluso, aspetto che indurrebba cautela nel definire la traiettoria verso una mobilità elettrica di massa (la relativa curva è piatta). In una costante incrementale dei prezzi di listino, in Europa si produce sempre meno, con il «pericolo giallo» sempre più concreto: infatti, seppure in un contesto di polarizzazione sempre più accentuata, si acquista sempre più «asiatico», con il conumatore che percepisce in quei prodotti una maggiore qualità; questo fa sì che i costruttori cinesi, dopo aver recuperato il proprio mercato interno si apprestano a fare il «grande balzo in avanti» penetrando sempre più il Vecchio continente (e non solo). tra le ipotesi in circolazione viene esplorata anche quella di una futura necessaria collaborazione con loro. Infine una nota di democrazia associata all’ambiente: dato potere di acquisto e le propensioni ai consumi, il noleggio si conferma uno degli strumenti di concreto accesso alle costose novità che il mercato presenta, rendendo l’elettrificazione del parco circolante in Italia qualcosa di accessibile anche ai portafogli deboli

Roma, 20 giugno 2024 – L’auto privata continua a occupare un posto privilegiato nel cuore degli italiani, con quasi tre su quattro che la utilizzano in modo ricorrente. Nonostante le sfide economiche, l’auto rimane il mezzo di trasporto più pratico e flessibile, soprattutto per gli usi lavorativi e misti. Oggi il 25% degli italiani prima di acquistare un’auto nuova prende in considerazione brand asiatici e cinesi.

PUBBLICATO IL XXIII RAPPORTO ANIASA

È quanto emerge dall’indagine annuale sulla mobilità degli italiani condotta da Aniasa (associazione che in seno a Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e Bain & Company, presentata nel corso di un workshop che ha avuto luogo a Roma. Essa è stata condotta sulla base di un campione pari a 1.031 rispondenti nello scorso mese di aprile. I risultati dell’analisi evidenziano come la praticità d’uso e la comodità emergano quali principali driver nelle scelte di mobilità dei consumatori, con l’automobile che risponde in modo ottimale a queste esigenze, offrendo flessibilità, accessibilità e comfort a livelli che spesso altri mezzi di trasporto non sono in grado di eguagliare. Una preferenza particolarmente marcata in contesti nei quali i trasporti pubblici risultano essere meno efficienti o meno accessibili.

MOBILITÀ: ACCENTUATA FLESSIBILITÀ ALLA LUCE DI NUOVE ESIGENZE

Una delle componenti della ripresa della mobilità sulle strade nel post-pandemia è che il lavoro da remoto si è ormai stabilizzato su una media di 1,6 giorni alla settimana. Gli spostamenti per motivi di business rimangono, quindi, una componente importante della mobilità quotidiana, poiché molti lavoratori devono comunque recarsi in ufficio alcuni giorni alla settimana o per specifiche esigenze professionali. In questo scenario ibrido di flessibilità e adattabilità, i mezzi di trasporto sono cruciali. L’attesa di un calo dei prezzi delle auto (auspicato dal 26% del campione, il 5% in più rispetto al 2020) e il timore per problemi di reddito presenti o futuri (segnalati dal 30%) rendono l’acquisto di un’auto un investimento sempre più impegnativo e rischioso che si tende a rinviare.

ACQUISTARE O NOLEGGIARE: MA, A QUALI CONDIZIONI?  

A quali condizioni, quindi, gli italiani sarebbero disposti a comprare o noleggiare una vettura nuova? Gli incentivi governativi e gli sconti continuano a essere i principali strumenti richiesti dai consumatori per considerare il cambio della vettura (il 75% li ritiene condizione necessaria). Questo sottolinea quanto le politiche di sostegno economico siano fondamentali per il mercato automobilistico, rendendo l’acquisto accessibile per i veicoli più ecologici e tecnologicamente avanzati. La riduzione o azzeramento degli incentivi avrebbe un impatto decisamente negativo sulle vendite: non possono prorogarsi nel tempo e andrebbero sostituiti da una politica di supporto alternativa e continuativa per favorire la transizione verso una mobilità sostenibile.

ESAURITI I NUOVI «ECO-INCENTIVI»

«L’entrata in vigore dei nuovi eco-incentivi e il quasi contestuale loro esaurimento per le vetture elettriche evidenzia come esista anche in Italia una crescente domanda per i veicoli elettrici – ha commentato al riguardo a margine della presentazione del XXIII Rapporto Alberto Viano, presidente di Aniasa -, questa chiaramente necessita, come del resto in tutta Europa, di incentivi diretti o fiscali. Ai consumatori e alle aziende servirebbe una nuova e stabile politica fiscale sull’auto che riduca o azzeri il gap rispetto al resto d’Europa sui costi di mobilità. Gli incentivi, così come erogati oggi, hanno sicuramente accelerato la transizione, ma hanno anche creato tensioni temporanee sulla domanda di vetture e poca prevedibilità per i consumatori e gli operatori di mercato».

FATICA IL «GREEN» E AVANZA L’ASIATICO

Faticano le vetture green. Aumenta la propensione per le auto asiatiche: altro punto critico rilevato dal report è la crescente esitazione verso l’acquisto di auto “alla spina”. I consumatori sono scoraggiati dalle difficoltà legate alla ricarica (segnalate dal 52% del campione) e dalla percezione di scarsa sicurezza (20% degli intervistati e +16% rispetto al 2020) delle vetture elettriche. L’analisi mette in luce anche un’altra tendenza emergente nel mercato automobilistico italiano, quella relativa all’aumento della propensione per le auto cinesi e asiatiche, con la percentuale di italiani che prende in considerazione un brand cinese per la sua nuova auto, salita in un anno dal 17 al 25 per cento. Negli ultimi anni, i produttori cinesi e asiatici hanno compiuto passi da gigante in termini di qualità e affidabilità dei loro veicoli anche grazie a investimenti significativi in ricerca e sviluppo. Questo ha permesso ai principali marchi di guadagnare una reputazione positiva.

FATTORE CHIAVE: IL PREZZO

Un fattore chiave che favorisce l’adozione di auto cinesi e asiatiche è il loro prezzo competitivo (il 29% lo evidenzia come fattore di scelta), che le rende, in un contesto di continuo aumento dei listini, un’alternativa più accessibile senza compromettere significativamente la qualità (apprezzata dal 36% di quanti prendono in considerazione marchi asiatici). Nonostante i progressi, però, persistono ancora delle riserve tra una parte dei consumatori italiani: il 75% non sceglie auto asiatiche a causa dello scetticismo riguardo alla durata e alla resistenza nel tempo di questi veicoli, spesso percepiti come meno robusti rispetto ai marchi tradizionali europei. Inoltre, ci sono preoccupazioni legate alla disponibilità e alla qualità del servizio post-vendita, inclusa la reperibilità dei ricambi e l’efficienza delle reti di assistenza.

APERTURE ALL’OPZIONE CINESE

«Gli italiani continuano a considerare l’auto come un bene fondamentale per la propria mobilità quotidiana – conclude Gianluca Di Loreto, Partner di Bain & Company -, nonostante le crescenti sfide economiche e ambientali. Stiamo osservando uno spostamento significativo nel mercato, con una maggiore apertura verso i veicoli cinesi e asiatici, che offrono qualità e innovazione a prezzi competitivi. È evidente come i consumatori italiani stiano diventando sempre più aperti a nuove opzioni. Tuttavia, per capitalizzare questa tendenza, sarà cruciale per i produttori cinesi e asiatici continuare a migliorare la loro reputazione in termini di affidabilità e servizio post-vendita, affrontando le preoccupazioni dei consumatori».

A648 – AUTOMOTIVE, PUNTO DELLA SITUAZIONE E SCENARI FUTURI: presentato a Roma il XXIII Rapporto ANIASA, il mercato è in ripresa ma ha «i piedi d’argilla». Dall’approfondita ricerca condotta assieme a Bain & Company emerge la propensione all’acquisto di vetture cinesi, questo a fronte di un’anomala «transizione green»; poiché, se crollano le immatricolazioni dei diesel non cala però la media delle emissioni di CO₂, che anzi risulta aumentata.
Le motorizzazioni alternative all’endotermico restano sostanzialmente «al palo», full electric incluso, aspetto che indurrebbe cautela nel definire la traiettoria verso una mobilità elettrica di massa (la relativa curva è piatta). In una costante incrementale dei prezzi di listino, in Europa si produce sempre meno, con il «pericolo giallo» sempre più concreto: infatti, seppure in un contesto di polarizzazione sempre più accentuata, si acquista sempre più «asiatico», con il consumatore che percepisce in quei prodotti una maggiore qualità; questo fa sì che i costruttori cinesi, dopo aver recuperato il proprio mercato interno si apprestano a fare il «grande balzo in avanti» penetrando sempre più il Vecchio continente (e non solo). tra le ipotesi in circolazione viene esplorata anche quella di una futura necessaria collaborazione con loro. Infine una nota di democrazia associata all’ambiente: dato potere di acquisto e le propensioni ai consumi, il noleggio si conferma uno degli strumenti di concreto accesso alle costose novità che il mercato presenta, rendendo l’elettrificazione del parco circolante in Italia qualcosa di accessibile anche ai portafogli deboli.
Nel corso dell’evento, che ha avuto luogo il 19 giugno 2024 presso lo Spazio Europa a Roma, sono intervenuti FILOMENA GRECO (giornalista de “Il Sole 24 Ore, moderatrice), GIANLUCA DI LORETO (Bain & Company), ALBERTO VIANO (presidente di ANIASA), SANTO FICILI (Country Manager Stellantis in Italia), ROBERTO VAVASSORI (presidente ANFIA), ALESSIO CASIONATO (Agenzia Italia SpA), PAOLA CARREA (Unipol Gruppo), RANIERI MARCHISIO (LQK Europe) ed ENRICO AL MUREDEN (Università di Bologna).

Aniasa, presentazione XXIII rapporto Roma Spazio Europa: Alberto Viano

Aniasa, presentazione XXIII rapporto Roma Spazio Europa

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